Definire i Social Media.

Social media
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di Sergio Mauri

Quali sono le componenti principali dei social media?

I social media, così come definiti da Andreas Kaplan, professore di Marketing e Direttore Accademico dell’ESCP, Europe Business School, conosciuto per il suo articolo Users of the world, unite! The challenges and opportunities of social media redatto con Michael Haenlein e pubblicato sulla rivista economica Business Horizons, sono un gruppo di applicazioni Internet basate sui presupposti ideologici e tecnologici del Web 2.0, che consentono la creazione e lo scambio di contenuti generati dagli utenti. Componente essenziale del fenomeno è l’Influencer Marketing: i Social Media Influencer riescono a generare un ROI 11 volte maggiore di qualsiasi altra strategia di marketing digitale. Non a caso il 94% dei social media marketer dichiara di avere raggiunto, grazie alla loro collaborazione, degli ottimi risultati e li considera parte integrante delle loro strategia di social media marketing.

La definizione stessa di Social media è a volte sfuggente, è considerata più vicina al gergo del marketing, che a solide teorie economiche; per questa ragione può essere difficile trovare esempi concreti, specie per quanto riguarda il mondo delle aziende e delle organizzazioni. I professori Andreas Kaplan e Michael Haenlein, in un loro articolo hanno definito gli stessi come un gruppo di applicazioni web basate sui presupposti ideologici e tecnologici del Web 2.0.

I social media hanno portato parecchi cambiamenti alla nostra vita, alcuni di questi sono positivi, mentre altri lo sono di meno. È però indubbio il fatto che l’importanza di queste tecnologie diventi sempre maggiore con il passare del tempo: i social media sono diventati una parte integrante della nostra società, hanno trasformano il nostro modo di agire e comunicare e soddisfano una significativa parte dei nostri bisogni. Proprio per questo motivo è indispensabile saper sfruttare al meglio i vantaggi che derivano da questa trasformazione.

Oggi esiste una grande varietà di piattaforme sociali. Inoltre, si possono considerare social media anche blog, mondi virtuali di gioco e sociali, progetti collaborativi come Wikipedia. Tuttavia, tra i social più diffusi restano sicuramente quelli che tutti associamo a questo termine: Facebook.

I social media sono diversi dai media industriali come giornali, televisione e cinema. Mentre i social network sono strumenti relativamente a basso costo che permettono a chiunque (anche soggetti privati) di pubblicare e avere accesso alle informazioni, i media tradizionali richiedono cospicui investimenti finanziari per pubblicare informazioni. Tra le voci di spesa dei media industriali vi sono per esempio le sedi e i mezzi di produzione (stabilimenti tipografici, strumenti e impianti radio-televisivi, studi e teatri di posa ecc.), gli stipendi degli addetti, le autorizzazioni statali, gli obblighi fiscali e previdenziali. I media industriali sono comunemente definiti “tradizionali”, “broadcasting”, o “mass media”. Una caratteristica che accomuna social media e media industriali è la capacità di ottenere un’audience sia vasta che ridotta; sia il post di un blog che una trasmissione televisiva possono raggiungere milioni di persone oppure nessuno.

Sergio Mauri
Autore Sergio Mauri Blogger e studioso di storia, filosofia e argomenti correlati. Premio speciale al Concorso Claudia Ruggeri nel 2007; terzo posto al Premio Igor Slavich nel 2020. Ha pubblicato con Hammerle Editori nel 2014.
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