Passato e presente.

Passato e presente
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di Sergio Mauri

Può il passato prevalere sul presente? Poniamo due condizioni estreme ed opposte: da una parte un legame profondo ed indissolubile col passato; dall’altra un vitalismo proiettato al domani senza nessun affetto radicato nel passato.

Può la nostalgia prevalere sul vitalismo senza remore del presente?

Il passato non può essere vissuto se non come un presente di un certo numero di anni fa. Ed essendo stato vissuto esistenzialmente, non lo si può certo richiamare in vita con poche parole, magari ad effetto, e nemmeno con i sentimenti e le teorizzazioni. La nostalgia per un tempo vissuto può rallentarci nel nostro cammino di ogni giorno, immersi nella quotidianità densa di pragmatismo e di scelte piene di mediazioni. Ma è, la nostalgia, un sintomo, una sorta di campanello d’allarme di un’esigenza interiore dettata dalla nostra psiche che non s’adagia mai. Per qualcuno, essa significa rimanere collegati più saldamente al proprio passato familiare, ai genitori e ai parenti, attraverso ciò che di significativo ha vissuto e quelli ci hanno lasciato. Ricercare ciò che hanno incrociato lungo la loro vita, in fondo, ha significato stargli vicino e regalargli ulteriore presenza in questo mondo dove – inevitabilmente – tutto si spegne per riaccendersi sotto diverse spoglie o apparenze.

Nulla può dare l’immortalità se non la certezza che all’interno delle leggi che fanno funzionare l’universo, uno potrà esserci comunque, anche senza questa specifica coscienza, in una diversa dimensione e, forse, espressione dell’essere. In questo senso, un figlio ti fa morire meno, ma comunque. Inevitabilmente il tempo obnubila tutte le memorie, anche quelle più solide. A te non rimane altro che la prova che ci sei perché qualcun altro c’è stato prima di te, ma non saprai mai chi questo qualcun altro è stato veramente. E questo è un argomento fortissimo a favore della forza del passato, misterioso, violento, ma determinante, mentre non lo è il futuro, nel quale non siamo sicuri che ci saremo.

Ricercare nel passato di coloro che ti hanno preceduto, in qualche modo valorizza la loro esistenza, rendendola meno caduca, e al tempo stesso, rende più duratura la relazione che non potrà che estinguersi, che hai con costoro. L’intuizione umana cerca di fermare il tempo e di dargli dei connotati duraturi. Focalizzarsi su una storia o su un obiettivo ti permette di creare, atto eterno ed eternamente ripetibile in innumerevoli varianti, anche se il frutto della tua creazione necessariamente si trasformerà e, con l’andar del tempo, sparirà.

 

Sergio Mauri
Autore Sergio Mauri Blogger e ideatore e-learning. Premio speciale al Concorso Claudia Ruggeri nel 2007; terzo posto al Premio Igor Slavich nel 2020. Ha pubblicato con Terra d’Ulivi nel 2007 e nel 2011, con Hammerle Editori nel 2013 e 2014 e con Historica Edizioni e Alcova Letteraria nel 2022.
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