Guerre nel Settecento.

Le guerre nel Settecento
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di Sergio Mauri

Guerre territoriali. Le guerre si trasformano da guerre di religione, per annientare il nemico di fede, in guerre territoriali, cioè per il possesso di aree sia in Europa che nelle colonie, per stabilire un nuovo equilibrio tra gli Stati.

La sconfitta di Luigi XIV. Fu proprio la sua politica espansionistica a mettere in discussione l’assetto europeo fissato nel 1648.

  • la Spagna era stata sconfitta dalla Francia nella Guerra dei Trent’anni e si avviava ad un inarrestabile declino
  • l’Inghilterra era assorbita dallo scontro interno tra corona a Parlamento
  • l’Impero austriaco dovette affrontare un’offensiva dei Turchi che nel 1683 assiediarono Vienna

In questo quadro Luigi XIV ottiene dei successi che culminano nella Pace di Ratisbona del 1684, in cui l’Impero austriaco fu costretto a riconoscere tutte le anessioni che la Francia aveva imposto con la forza delle armi fino al 1681.  Ma l’Austria sconfisse i Turchi e in Inghilterra i nuovi equilibri fecero si che la guerra di successione spagnola divenisse quasi mortale per la Francia che dovette cedere e iniziò a declinare.

La sistemazione dell’area italiana. Nel 1713 terminò la dominazione spagnola in Italia. Tuttavia per sistemare l’Italia ci vollero altre due guerre: la guerra di successione polacca e quella austriaca. Con la pace di Aquisgrana (1748) le potenze europee riuscirono ad accordarsi sulla spartizione della penisola:

  • il Regno di Napoli andò a Carlo di Borbone
  • la Lombardia agli Asburgo

Tra gli Stati italiani emergeva la crescita del Piemonte sabaudo. Nel 1714 aveva ottenuto il Monferrato, nel 1720 la Sardegna, nel 1748 si allargò ad est fino a Vigevano e Voghera. 

Il tramonto della potenza ottomana. Vienna nel 1683 viene salvata dai Turchi grazie all’intervento del sovrano polacco Giovanni Sobieski. Ciò dà il via al declino ottomano. Nel 1686 le potenze europee (Austria, Polonia, Venezia, Stato Pontificio, Russia) formano una Lega Santa. I Turchi sono sconfitti e devono accettare la Pace di Carlowitz (1699) :

  • L’Austria ottiene l’Ungheria, la Transilvania e la Croazia
  • Venezia ottiene i porti della Dalmazia dell’Albania e della Morea
  • la Russia guadagna il porto di Azov in Crimea

La sconfitta dei Turchi del 1717 e la Pace di Passarowitz sanciscono il declino degli ottomani. La Servia e la Valacchia passano all’Austria. Anche Venezia inizia a decadere.

Il rafforzamento della Russia e il declino della Svezia.La Russia intende costruirsi una finestra sull’Europa e il porto di Azov va in questa direzione. Il vero boccone in questo senso è il Baltico. Tra il 1700 e il 1720 abbiamo la seconda guerra del Nord che finisce con la sconfitta dei svedesi. Le paci di Stoccolma e Nystad decretano la fine dell’egemonia svedese nel Baltico a vantaggio della Russia e della Prussia. La Pomerania occidentale e Stettino vanno alla Prussia; la Livonia, l’Estonia, l’Ingria e la Carelia alla Russia.

La Gran Bretagna nota la forza russa e vi stringe rapporti commerciali.

La questione d’Oriente. La minaccia ottomana va vista in un doppio senso: prima come realtà in grado di misurarsi alla pari con gli eserciti europei; poi, nella fase declinante, come alimento delle ambizioni espansionistiche delle potenze europee che anelavano ad impossessarsi dei territori che prima erano stati ottomani.

La straordinaria ascesa della Prussia. Il rafforzamento dell’Austria nell’Europa centrale trova nella Prussia il suo contraltare. Sarà la Prussia a portare all’unificazione della Germania nel 1871.

Fu Federico II° il Grande a cogliere l’occasione di giocare un ruolo rilevante in quello scacchiere, durante la guerra di successione austriaca. In Austria quando muore Carlo VI° il trono deve passare alla figlia Maria Teresa. Carlo VI° aveva promulgato la Prammatica Sanzione al fine di permettere la successione anche alla linea femminile della famiglia. Gli Stati europei prima avevano riconosciuto la cosa, poi vi si erano opposti.

Federico II° colse l’occasione per aprire le ostilità con l’Austria occupando la Slesia, così da poter allargare i propri confini. La Baviera, la Spagna e la Francia appoggiarono la Prussia; la Savoia e l’Inghilterra l’Austria. La Pace di Aquisgrana stabilizzò poi la situazione assegnando la Slesia alla Prussia e la corona imperiale austriaca a a Francesco Stefano di Lorena, marito di Maria Teresa.

Nel 1772 Federico II° propose all’Austria e alla Russia di spartirsi la Polonia (1772-1793-1795) per evitare una guerra, cancellando così il paese dalle carte geografiche.

La guerra dei sette anni. La Prussia diventa una potenza continentale europea. Questo non era gradito né all’Austria né alla Russia che si allearono contro la Prussia nella guerra dei sette anni (1756-1763) che si combattè a livello mondiale, cioè tra Europa, India e America.

La guerra si svolse in due contesti:

  • il contrasto per la Slesia con Austria Russia e Francia da una parte e Prussia e Inghilterra dall’altra
  • lo scontro per il primato coloniale che contrappose la Gran Bretagna alla Francia alleata con la Spagna

In Europa la guerra si risolse con un nulla di fatto, certificato dalla Pace di Hubertusburg nel 1763. sul fronte coloniale invece la vittoria britannica fu significativa e ratificata dalla Pace di Parigi del 1763.

  • la Gran Bretagna ottenne il Canada, la Vallata dell’Ohio e del Mississippi e le isole di Dominica e San Vincenzo, la Florida. Rafforzò la propria influenza commerciale in America del sud, in India e in Africa acquisì il Senegal.
  • La Spagna ottenne la Louisiana e conservò i suoi vicereami nella parte costiera del nord e del sud dell’America
  • la Francia dovette disarmare le sue basi commerciali in India. Le rimasero alcune isole nelle Antille, ma iniziò il declino in campo coloniale.

Le guerre del Settecento: un bilancio. A metà del secolo la Prussia emergeva come potenza continentale europea mentre la Gran Bretagna diventava la principale potenza coloniale e commerciale planetaria. Aumentò il tonnellaggio delle navi della flotta mercantile. Anche nel Baltico si impose la marineria britannica a scapito della declinante Olanda.

Sconfitti invece erano la Francia e la Spagna, la prima espulsa dai possedimenti in India e Nordamerica, la seconda senza la Lombardia, la Sicilia, la Sardegna e il Belgio.

La Polonia era scomparsa mentre la Savoia conquistando la Sardegna era diventata Regno.

L’Austria aveva riscontrato un rafforzamento come pure la Russia che, oltre che sul piano politico-militare, stava conoscendo una fase di sviluppo economico.

Sergio Mauri
Autore Sergio Mauri Blogger e studioso di storia, filosofia e argomenti correlati. Premio speciale al Concorso Claudia Ruggeri nel 2007; terzo posto al Premio Igor Slavich nel 2020. Ha pubblicato con Hammerle Editori nel 2014.
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