Come si prepara un esame all’università?

Come si prepara un esame all'università
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di Sergio Mauri

Se sei atterrato qui significa che ti interessa sapere come affrontare un impegno fondamentale dello studente. Che tu sia un* giovane che si è iscritt* per conseguire una laurea in una disciplina che ti piace o ritieni utile per il tuo futuro lavorativo o che tu sia un genitore che si avventura sul web alla ricerca di spunti per aiutare il/la propri* figli* ad affrontare questo impegno, ebbene sei nel posto giusto.

Gli esami universitari.

Come ho già accennato a suo tempo, io all’università ci sono andato da grande, da persona matura, mentre da giovanissimo mi ero dedicato a studi musicali. Tuttavia, i meccanismi che “regolano” la vita dello studente (lezioni, esami, burocrazia) ha gli stessi influssi su di un* qualsiasi studente/ssa, a qualsiasi età. Paura di fallire, di finire fuori corso, di non avere la giusta strategia nell’affrontare lo studio, attanaglia tutti, giovani o meno giovani. Prima di partire a elencarti quelli che, secondo me, sono i migliori comportamenti da tenere nella preparazione di un esame universitario, vorrei darti un consiglio: non fissarti troppo sul voto, non stare lì a non accettare il voto finché non prendi il massimo dei voti, riserva – al limite – questa priorità a quelle discipline a cui tieni particolarmente o sono dirimenti sul piano curriculare. Il rischio, altrimenti, è quello di un sovraccarico di lavoro e di stress, col rischio di finire fuori corso. Chiaramente la decisione finale (o il consiglio da dare a chi deve sostenere l’esame) spetta sempre a te che leggi, da parte mia sto condividendo un’esperienza che non è solo mia.

Dunque, mettiti comodo e vediamo quali sono i punti fondamentali che ti servono a preparare un esame per aspirare al massimo dei voti.

  • Lettura
  • Modi, quantità
  • Schedatura, riassunto
  • Verifica delle possibili inferenze con argomenti trattati nel corso o in corsi paralleli

Tempo.

Partiamo dal primo punto: il tempo. È fondamentale in almeno due sensi; nel senso di anticipo di attenzione all’esame (almeno un mese prima, meglio se 45 giorni) e nel senso di tempo giornaliero da dedicare allo studio. È impensabile, infatti, preparare un esame in una settimana o in pochi giorni; è soprattutto stressante e controproducente per l’assimilazione del programma del tuo corso di laurea. Considerato che hai seguito le lezioni e le hai riviste in modalità asincrona sulla piattaforma dedicata, devi però rivedere tutto, assemblarlo in modo adeguato e così via. Quindi, ti serve tempo; ogni giorno devi dedicare qualche ora a questo compito, non hai scampo. Se lavori, la cosa si fa complicata, ma non impossibile, tuttavia la possibilità di preparare un esame dipende un po’ da ognuno di noi, in modo differente: ci sono quelli che apprendono celermente e quelli che hanno bisogno di più tempo. Se fai un lavoro part-time, sei più facilitato rispetto al tempo pieno. Chiaramente essere liberi da impegni lavorativi è la condizione migliore, ma non sempre quella che fa la differenza: oltre alla condizione di studente a tempo pieno ci devi mettere la maturità, le motivazioni, la struttura psico-fisica, lo stile di vita. Sono tutte cose che, queste sì, fanno la differenza.

Materiale didattico.

È fondamentale che tu parta con la preparazione dell’esame con tutto il materiale a disposizione. Per poterlo avere, verifica anche personalmente col docente il programma e i testi necessari alla tua preparazione; se usate Moodle, vai a rivedere il programma del corso, i testi richiesti, il syllabus. Sono tutte “piccole grandi cose” che fanno la differenza. Quante volte ti sarà capitato che qualche collega o amico ti chieda spiegazioni a pochi giorni dall’esame? Ecco, questo non può succedere, soprattutto se aspiri a fare una bella figura.

In aggiunta, verifica se hai a disposizione, a casa o presso la biblioteca dell’università, dei testi riguardanti gli argomenti del tuo esame, in modo da corroborare e ampliare la tua preparazione, ma senza perderci troppo tempo, qualche giorno solamente, sicuramente meno di una settimana.

Come studiare.

Come si affronta il programma d’esame? Domanda da 100 milioni di dollari, direbbe qualcuno. Ti dirò come l’ho affrontato io, con buoni risultati. Intanto il materiale va letto tutto, integralmente. Per esempio, un manuale, di solito di 4-500 pagine, è da leggere interamente e per più volte: l’ottimale sarebbe leggerlo quattro volte, perché dopo quattro volte, da un punto di vista mnemonico e cognitivo sei in grado di ricomporre gli argomenti trattati senza aprire il manuale. Sei in grado di farlo, a grandi linee, mettendoci la tua elaborazione personale. Dalle letture puoi trarre delle schedature, dei riassunti, sintetici, ma non telegrafici. Quando hai abbastanza chiaro di che cosa parlano i testi che stai leggendo, prova a chiederti se vi siano per caso delle inferenze o semplici collegamenti con altri corsi (di solito è così) e creati una mappa di “rimandi”.

Simulazione dell’esame.

Su questo punto ognuno ha la sua opinione, come è giusto che sia. Simulare un esame che significa? Tante cose. Ci sono quelli che studiano in gruppo: cosa utile, soprattutto se viene fatta con quelli bravi, l’importante è che non finisca in chiacchiera tra amici. Ci sono altri che espongono gli argomenti dell’esame a parenti, amici, persone di fiducia. Va benissimo. Altri ancora, come ho fatto io, che ripetono gli argomenti ad alta voce, in parte leggendoli dai testi, in parte dandone la propria versione/interpretazione. Son tutte cose che vanno bene e funzionano, l’importante è tararle sulla singola individualità con le sue inclinazioni.

Ulteriori consigli.

Fin qui, dunque, ti ho detto, seguendo la mia esperienza personale, quali sono i passi da compiere per preparare un esame all’università. Qui, però vorrei aggiungere dei consigli utili per il giorno dell’esame. Per prima cosa, ripeti fino all’ultimo minuto prima di entrare nell’ufficio del professore: la memoria a breve si cura così e ti tornerà utilissima durante l’esame. Quindi, sii puntuale all’esame, arriva anche un po’ in anticipo e ripeti gli argomenti. Se riesci, ascolta l’esame di quelli che ti precedono; è utile (ma non è una conditio sine qua non)  per prepararti emotivamente e cognitivamente all’impresa. Quando sei davanti al prof, se non hai capito la domanda, fattela ripetere e non rispondere di botto, rallenta, prenditi qualche secondo, raccogli le idee e parti. Per il resto in bocca al lupo!

Sergio Mauri
Autore Sergio Mauri Blogger e studioso di storia, filosofia e argomenti correlati. Premio speciale al Concorso Claudia Ruggeri nel 2007; terzo posto al Premio Igor Slavich nel 2020. Ha pubblicato con Hammerle Editori nel 2014.
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