Il Cambiamento Climatico in Italia. [Note]

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di Sergio mauri

In Italia, il cambiamento climatico sta avendo diversi impatti significativi sull’ambiente e sulla società.

Ad esempio, si sta verificando un aumento della temperatura media, che è già superiore di 1,2°C rispetto alla media del periodo preindustriale. Questo sta causando un aumento dei fenomeni meteorologici estremi, come ondate di calore, siccità, piogge intense e alluvioni.

Inoltre, il cambiamento climatico sta avendo impatti negativi sulla biodiversità e sull’agricoltura, con la diffusione di specie invasive e la riduzione della produttività delle colture.

Per far fronte a questi impatti, l’Italia ha adottato diverse strategie e politiche per ridurre le emissioni di gas a effetto serra e adattarsi ai cambiamenti climatici in corso, come ad esempio il Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici, il Piano nazionale integrato per l’energia e il clima e la Strategia nazionale per la biodiversità. Tuttavia, ci sono ancora molte sfide da affrontare per garantire un futuro sostenibile per l’Italia e per il mondo intero.

Ecco alcuni dati sul cambiamento climatico in Italia:

  • La temperatura media in Italia è già aumentata di 1,2°C rispetto alla media del periodo preindustriale, ed è previsto che continui ad aumentare nei prossimi decenni.
  • Nel periodo 1961-2018, la durata delle ondate di calore in Italia è aumentata di circa il 60%, mentre la durata delle ondate di freddo è diminuita del 70%.
  • Nel periodo 1961-2018, la frequenza e l’intensità delle precipitazioni intense sono aumentate in molte zone dell’Italia, causando fenomeni di alluvioni e frane.
  • Il livello del mare sta aumentando lungo le coste italiane, con una velocità di circa 2,5 mm all’anno negli ultimi decenni.
  • Il cambiamento climatico sta avendo impatti negativi sulla biodiversità italiana, con la riduzione della diversità di specie vegetali e animali e la diffusione di specie invasive.
  • L’agricoltura italiana è vulnerabile al cambiamento climatico, con una riduzione della produttività delle colture e un aumento del rischio di danni da eventi meteorologici estremi.
  • Il turismo in Italia è influenzato dal cambiamento climatico, con una riduzione dell’attrattività delle località turistiche a causa di eventi meteorologici estremi e di fenomeni di degrado ambientale.

Alcune fonti che supportano i dati sul cambiamento climatico in Italia che ti ho fornito:

  • Dati sulla temperatura media in Italia: Ministero della Transizione Ecologica, “Il clima in Italia”, 2021. (https://www.minambiente.it/)
  • Dati sull’aumento delle ondate di calore e la diminuzione delle ondate di freddo: Ministero della Transizione Ecologica, “Il clima in Italia”, 2021. (https://www.minambiente.it/)
  • Dati sull’aumento delle precipitazioni intense: Servizio Idrografico e Mareografico Nazionale, “Rapporto sulle variazioni climatiche in Italia”, 2018. (http://www.isprambiente.it/)
  • Dati sull’aumento del livello del mare: Ministero della Transizione Ecologica, “Il clima in Italia”, 2021. (https://www.minambiente.it/)
  • Dati sull’impatto del cambiamento climatico sulla biodiversità: ISPRA, “Rapporto sullo stato dell’ambiente in Italia”, 2019. (https://www.isprambiente.gov.it/)
  • Dati sull’agricoltura italiana e il cambiamento climatico: Ministero della Transizione Ecologica, “Il clima in Italia”, 2021. (https://www.minambiente.it/)
  • Dati sull’impatto del cambiamento climatico sul turismo in Italia: Fondazione Eni Enrico Mattei, “Climate change impacts on tourism in Italy”, 2013.

Le proiezioni sul cambiamento climatico si basano su una vasta gamma di dati e modelli scientifici. Alcune delle basi scientifiche delle proiezioni sul cambiamento climatico includono:

  1. Osservazioni: I dati climatici storici raccolti attraverso strumenti come satelliti, sensori di temperatura, misurazioni della pressione atmosferica, campionamento delle precipitazioni, nonché dati storici come diari meteorologici e registrazioni di eventi climatici estremi possono essere utilizzati per comprendere il clima del passato e tracciare le tendenze.
  2. Modelli climatici: I modelli climatici sono simulazioni computerizzate del clima sulla base delle conoscenze acquisite dalla scienza climatica. Questi modelli incorporano diverse variabili, tra cui l’aumento delle emissioni di gas serra, la variabilità delle radiazioni solari e l’aumento della temperatura degli oceani, per prevedere come il clima potrebbe evolversi in futuro.
  3. Analisi delle tendenze: Gli scienziati possono analizzare le tendenze climatiche attuali per prevedere come il clima potrebbe evolversi in futuro, ad esempio, analizzando come la temperatura media annua è cambiata negli ultimi decenni.
  4. Stime degli impatti: Gli scienziati possono anche utilizzare i modelli per stimare gli impatti del cambiamento climatico su vari settori come agricoltura, biodiversità, salute umana, infrastrutture e società, e come le comunità possono essere vulnerabili a questi impatti.

Tutte queste basi scientifiche sono utilizzate per produrre le proiezioni sul cambiamento climatico, ma è importante ricordare che le proiezioni non sono previsioni precise del futuro, bensì indicazioni di come il clima potrebbe evolversi in base alle conoscenze scientifiche attuali.

Ci sono molte organizzazioni che producono previsioni sul cambiamento climatico, ma qui ci sono alcune delle fonti principali:

  1. Il Panel sul cambiamento climatico delle Nazioni Unite (IPCC): l’IPCC è un’organizzazione intergovernativa che raccoglie le migliori informazioni scientifiche disponibili sul cambiamento climatico e le sintetizza in relazioni di valutazione, che forniscono previsioni sul cambiamento climatico futuro.
  2. L’European Environmental Agency (EEA): l’EEA è un’agenzia dell’Unione europea che fornisce informazioni sullo stato dell’ambiente europeo, comprese le previsioni sul cambiamento climatico.
  3. Le agenzie nazionali di meteorologia e le organizzazioni di ricerca: queste organizzazioni producono anche previsioni sul cambiamento climatico per le loro regioni e paesi.
  4. Le università e le organizzazioni di ricerca indipendenti: ci sono anche molte università e organizzazioni di ricerca indipendenti che producono previsioni sul cambiamento climatico.
  5. Le agenzie governative e le organizzazioni non governative (ONG): molte agenzie governative e ONG producono previsioni sul cambiamento climatico per sensibilizzare l’opinione pubblica e promuovere politiche di mitigazione e adattamento.

È importante notare che le previsioni sul cambiamento climatico non sono previsioni precise del futuro, ma piuttosto proiezioni basate sulle conoscenze scientifiche attuali e su scenari di sviluppo socio-economico e tecnologico che possono cambiare nel tempo.

Sergio Mauri
Autore Sergio Mauri Blogger. Premio speciale al Concorso Claudia Ruggeri nel 2007; terzo posto al Premio Igor Slavich nel 2020. Ha pubblicato con Terra d’Ulivi nel 2007 e nel 2011, con Hammerle Editori nel 2013 e 2014 e con Historica Edizioni e Alcova Letteraria nel 2022 e Silele Edizioni (La Tela Nera) nel 2023.
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