Grandi manovre in Asia.

Secretary_of_the_Navy_Ray_Mabus_and_his_wife,_Lynne,_arrive_at_Kadena_Air_Base,_Okinawa,_Japan,_Aug._28,_2009
Secretary_of_the_Navy_Ray_Mabus_and_his_wife,_Lynne,_arrive_at_Kadena_Air_Base,_Okinawa,_Japan,_Aug._28,_2009

In Asia si sta giocando il futuro di guerra e/o pace del mondo intero. Gli Stati Uniti stanno muovendo in quel continente armi sempre più sofisticate in particolare ad Okinawa, dopo che il governo giapponese ha approvato la ri-delocalizzazione della base americana. Il governo americano ha deciso una riduzione dei militari attivi nella base, ma aggiungendovi armamenti di qualità superiore. Si tratta di miglioramenti qualitativi a base di piani anti-sottomarino, caccia Stealth e droni. E’ la prima volta che droni americani stazionano su territorio giapponese.

L’obiettivo è quello del contenimento del gigante cinese, la speranza (per gli americani) è quella di danneggiare o distruggere la forza dello yuan e riportare il mondo alla leadership dei petro-dollari. Noi speriamo se ne stiamo tutti tranquilli e buoni.

Tuttavia, e lo dico provocatoriamente, sembra che la guerra sia un problema delle potenze occidentali, visto che uno scontro, semmai avesse luogo, sarebbe combattuto dalla tecnologia occidentale contro se stessa. I motori diesel dei sottomarini cinesi sono infatti tedeschi, come altre parti della tecnologia impiantata nelle unità della marina cinese e non solo nella marina. USA contro Europa, quindi. Via Cina.

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