Che cos’è l’appercezione trascendentale?

Che cos'è l'appercezione trascendentale?
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di Sergio Mauri

Appercezione è un termine leibniziano che significa “coscienza”. È trascendentale perché è condizione di possibilità di ogni conoscenza. In Kant l’appercezione trascendentale è funzionale al molteplice, nel senso che si attiva solo quando riceve dati da elaborare.

L’appercezione trascendentale è un concetto chiave della filosofia di Immanuel Kant. Si tratta della coscienza di sé come soggetto unificante di tutte le proprie esperienze. In altre parole, è la consapevolezza che io sono l’Io che pensa, che percepisce e che agisce.

Kant distingue due tipi di appercezione:

  • Appercezione empirica: è la coscienza immediata delle proprie percezioni e dei propri pensieri. È la consapevolezza del contenuto della mente, come ad esempio le sensazioni, le emozioni, le immagini e i ricordi.
  • Appercezione trascendentale: è la coscienza di sé come unità originaria che rende possibile l’esperienza stessa. È la consapevolezza che io sono il soggetto che unifica tutte le mie percezioni e pensieri in un’unica esperienza coerente.

L’appercezione trascendentale è una condizione necessaria per la conoscenza. Secondo Kant, infatti, non possiamo conoscere nulla se non siamo consapevoli di noi stessi come soggetto conoscente. L’appercezione trascendentale è ciò che ci permette di sintetizzare le diverse impressioni sensoriali in un’unica rappresentazione del mondo e di applicare a questa rappresentazione le categorie dell’intelletto.

Sergio Mauri
Autore Sergio Mauri Blogger. Premio speciale al Concorso Claudia Ruggeri nel 2007; terzo posto al Premio Igor Slavich nel 2020. Ha pubblicato con Terra d’Ulivi nel 2007 e nel 2011, con Hammerle Editori nel 2013 e 2014 e con Historica Edizioni e Alcova Letteraria nel 2022 e Silele Edizioni (La Tela Nera) nel 2023.
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