Misurarsi con l’oggi.

Giovani italiani
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Oggi la gente non fa più esperienze significative. Non si misura (e non vuole misurarsi) col dolore e col sangue. La gente non vuole saperne di queste cose. Non vuole prendere parte e schierarsi concretamente e partecipare, da una parte o dall’altra della barricata, allo scontro. Non è nemmeno pagata per farlo.

Si può senz’altro affermare che oggi le persone non vogliono impegnarsi a risolvere problemi veri, pesanti della società. Si possono impegnare su cose semplici e di breve durata, ma non chiedetele di far fatica.

Il tema solleva questioni rilevanti riguardo all’atteggiamento della società contemporanea nei confronti dell’esperienza, del coinvolgimento e dell’impegno. Esploreremo questa tematica da una prospettiva sociologica e filosofica, analizzando i possibili motivi dietro questa tendenza e i suoi effetti sulla società.

È innegabile che viviamo in un’epoca caratterizzata da una vasta gamma di opportunità e comodità. La tecnologia e la globalizzazione ci offrono una vasta quantità di informazioni, intrattenimento e svago a portata di mano. Questo ha portato ad una cultura dell’instant gratification, in cui le persone cercano esperienze immediate e piacevoli, evitando situazioni che richiedono sforzo, dolore o confronto.

Uno dei fattori che può contribuire a questa tendenza è la crescente individualizzazione della società. Con il progresso del capitalismo e dell’economia di mercato, si è sviluppato un maggior focus sull’individualismo e sul conseguimento del successo personale. Le persone sono spinte a perseguire i propri interessi individuali piuttosto che impegnarsi per il bene comune. Questo atteggiamento può portare alla disintegrazione del senso di comunità e di responsabilità verso gli altri, riducendo così la propensione a prendere parte attiva nella risoluzione dei problemi sociali.

Un altro aspetto da considerare è il contesto socio-politico attuale. La polarizzazione e la divisione ideologica presenti in molte società possono scoraggiare le persone dallo schierarsi concretamente e partecipare attivamente allo scontro. La paura di essere giudicati, ostracizzati o addirittura perseguitati per le proprie opinioni può spingere le persone a evitare il coinvolgimento in questioni complesse e divisive.

Inoltre, il progresso tecnologico e l’abbondanza di informazioni hanno portato ad una sovrabbondanza di problemi sociali. Le sfide globali come il cambiamento climatico, l’ingiustizia sociale, la povertà e le disuguaglianze possono sembrare schiaccianti e difficili da affrontare a livello individuale. Ciò può indurre le persone a ritirarsi adottando un atteggiamento di rassegnazione o indifferenza.

Tuttavia, è importante sottolineare che questa tendenza non è universale e che molte persone si impegnano ancora attivamente nella risoluzione dei problemi sociali. Esistono movimenti sociali, organizzazioni e individui che lavorano per il cambiamento e che dedicano tempo ed energie alla lotta per cause importanti. Nonostante le sfide, ci sono persone che si misurano col dolore e col sangue, che si schierano concretamente e partecipano agli scontri che ritengono necessari per un mondo migliore.

Perciò, l’atteggiamento della società contemporanea verso le esperienze significative, l’impegno e la risoluzione dei problemi sociali è complesso e multifattoriale. Mentre alcuni possono essere scoraggiati dalle sfide e dai rischi che comporta, altri si impegnano ancora attivamente nella costruzione di un futuro migliore. È importante promuovere una cultura che valorizzi l’impegno sociale e incoraggi le persone a prendere parte attiva nella risoluzione dei problemi che affliggono la società, affrontando le sfide con coraggio e determinazione.

Un altro fattore da considerare è l’effetto dell’economia di mercato sulla nostra percezione del valore delle esperienze significative. Viviamo in una società incentrata sul consumo e sull’accumulo di beni materiali. Questo approccio capitalista tende a privilegiare il piacere immediato e il successo materiale, spingendo le persone a cercare gratificazioni superficiali anziché esperienze più profonde e significative. In un contesto dominato dal consumismo, le persone potrebbero ritenere che l’impegno per la risoluzione di problemi sociali sia un onere o una perdita di tempo, poiché non viene immediatamente ricompensato con beni materiali o gratificazioni individuali.

Inoltre, il ruolo dei media e della cultura popolare può influenzare le nostre percezioni e i nostri valori. I mezzi di comunicazione di massa, come la televisione, il cinema e i social media, spesso promuovono una cultura dell’intrattenimento e dell’evasione, mettendo in risalto storie superficiali e leggere piuttosto che questioni sociali complesse. Questo può portare alla diffusione di un’idea distorta delle esperienze significative e all’assuefazione verso il consumo passivo di contenuti superficiali, riducendo la volontà di impegnarsi in questioni più impegnative.

Infine, non possiamo trascurare il ruolo dell’istruzione e dell’educazione nella formazione delle persone. Un sistema educativo incentrato principalmente sul raggiungimento di obiettivi accademici e professionali potrebbe non fornire spazi adeguati per la riflessione, il dibattito e l’azione sociale. L’educazione dovrebbe incoraggiare la formazione di cittadini consapevoli e attivi, in grado di comprendere e affrontare i problemi della società in cui vivono. Se l’educazione non promuove l’importanza dell’impegno sociale e non fornisce strumenti per affrontare i problemi reali, potrebbe contribuire alla mancanza di volontà delle persone di faticare per il bene comune.

Per contrastare questa tendenza, è necessario promuovere un cambiamento culturale che valorizzi le esperienze significative e l’impegno sociale. Dobbiamo incoraggiare un dialogo aperto e inclusivo, rispettando le opinioni e le prospettive degli altri, anche quando sono diverse dalle nostre. Inoltre, è importante sviluppare programmi educativi che insegnino ai giovani l’importanza dell’impegno civico e sociale, fornendo loro strumenti e competenze per affrontare le sfide del mondo contemporaneo.

In conclusione, sebbene esistano fattori che contribuiscono alla mancanza di volontà delle persone di impegnarsi in problemi sociali complessi, è possibile superare questa tendenza promuovendo una cultura basata sul valore delle esperienze significative, sulla partecipazione attiva e sull’impegno sociale. Solo attraverso un impegno concreto e un coinvolgimento attivo possiamo sperare di affrontare le sfide e costruire una società più equa, giusta e sostenibile.

Sergio Mauri
Autore Sergio Mauri Blogger. Premio speciale al Concorso Claudia Ruggeri nel 2007; terzo posto al Premio Igor Slavich nel 2020. Ha pubblicato con Terra d’Ulivi nel 2007 e nel 2011, con Hammerle Editori nel 2013 e 2014 e con Historica Edizioni e Alcova Letteraria nel 2022 e Silele Edizioni (La Tela Nera) nel 2023.
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