Art Verona 2012: secondo report sulla fiera.

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di Sergio Mauri

Un altro degli artisti presenti, con le proprie opere, alla Fiera di Verona era Sam Francis, promosso dalla Galleria Proposte d’Arte di Legnano (MI), rappresentante di quell’espressionismo astratto oggi non più di moda ma che è stato fondamentale storicamente. I lavori di Francis sono sempre stati di sicuro effetto, soprattutto per la sua ricerca su forma e colore e le loro coniugazioni. Per inciso, era ben rappresentato anche il mago del colore Paul Jenkins, morto recentemente a New York, pittore immenso che per tutta la vita ha studiato il colore ed i suoi effetti.

Jean paul Riopelle, invece, nome storico della pittura canadese, proposto dalla Galleria De Bonis di Reggio Emilia, spazia dal primo surrealismo ad un più tardo e maturo espressionismo astratto, è tutt’ora un punto di riferimento per i collezionisti esigenti.

A proposito di collezionisti e galleristi, segnaliamo la presenza di Plus Art Web, un portale ineludibile per entrambe le categorie di persone che vogliono lavorare seriamente, cioè con un leale ed adeguato interscambio di informazioni, cioè di conoscenze, base imprescindibile per muoversi nel mondo dell’arte contemporanea.

Un altro degli artisti che abbiamo sempre un pò snobbato e presente ad Art Verona, era Luca Alinari, pittore che inserire in un qualsiasi schema appare come una forzatura, proposto dalle Gallerie Giorgio Ghelfi e Granelli. Depurato ogni discorso da giudizi di gusto, sul merito e metodo delle sue opere non abbiamo più dubbi. Le sue rappresentazioni fantastiche, attraverso gli strumenti Neodada e Pop Art, sono accattivanti ed avvincenti allo stesso tempo e segnale di una inesauribile passione dell’autore. Il tempo impiegato per un suo lavoro, infatti, non può essere giustificato solamente da un riscontro mercantile. Anche nel suo caso ci troviamo innanzi ad un artista collezionato da importanti istituzioni.

Altro artista pluri-rappresentato era Enrico Baj (San Gallo Art Station e Mazzoleni), artista anti-conformista, contro la razionalizzazione e geometrizzazione dell’arte pittorica e scultorea. La San Gallo Art Station, per inciso, tiene nella propria scuderia autori immensi quali Karel Appel (raro da vedere), Hans Hartung, Roberto Crippa.

Tra le nuove proposte, interessanti Nicola Nannini e Massimiliano Zaffino, proposti dalla Galleria Forni di Bologna; Thomas Fiebig proposto da B.M. Rizzi e M. Ritter dell’omonima galleria milanese. Francamente suggestivo anche il lavoro di Andrea Mariconti, presentato da Federico Rui di Milano, un giovane, il Mariconti, da seguire sicuramente.

La Galleria Dep Art di Milano propone una nutrita schiera di artisti di primo livello. Per cominciare, andiamo dal gettonatissimo Valerio Adami a Dadamaino, da Omar Galliani a Bruno Munari passando per Emilio Scanavino. Ci soffermiamo, tuttavia, dallo sconosciuto (o quasi) al grande pubblico Yayoi Kusama, artista tanto delicato quanto in grado di sperimentare ma senza tralasciare la tradizione, ovvero il “chi sono?” ed il “da dove vengo?” Attilio Forgioli lo segnaliamo per la capacità di lavorare sui temi soliti in maniera inaspettata; Piero Guccione per l’eterna aspirazione all’uscita dal figurativo; Franco Rognoni ci è piaciuto perchè riesce laddove Paul Kostabi si è arenato; Doriano Scazzosi per il suo delicato, intimo universo figurativo; Paolo Maggis perchè lui, nel figurativo, ci vuol stare ma da eterno ragazzo, quindi, con meno mediazioni possibili. La Dep Art, inoltre, include artisti quali Giuseppe Zigaina, Emilio Vedova, Piero Pizzi Cannella, Michelangelo Pistoletto. Gente che ha fatto la storia dell’arte italiana.

La B&B Arte di Canneto sull’Oglio (MN) propone anch’essa grandi nomi della pittura non solo nazionale, tra i quali ci piace ricordare Herman Nitsch (vedi a fianco).

Bonioni Arte di Reggio Emilia inclina invece per lo più su nomi nuovi e giovani, fra i quali ci piace ricordare Giordano Montorsi, Federico Lombardo, Luca Giovagnoli.

Molto interessante il Movimento Arte Contemporanea Milano che, oltre ad avere grossi artisti quali Santomaso, Crippa, Tapies, Francis ha, nel suo carnet, 6 artisti asiatici (3 cinesi e 3 giapponesi, incluso il già nominato Kusama) di notevole abilità ed originalità. Accattivante l’artista Andrea Baruffi, designer, illustratore, pittore presentato dalla Galleria Forni di Bologna, di cui già abbiamo accennato nel precedente post.

La Galleria Punto sull’Arte di Varese proponeva alcuni artisti degni di attenzione: Wilfredo Lang, con i suoi paesaggi urbani scolpiti per mezzo di frapposizioni orizzontale/verticale e giochi di colore; Jernej Forbici con i suoi paesaggi quasi impressionisti; Marika Vicari con dei chiaroscuri di non facile realizzazione. E poi Arcangelo Ciaurro, il materico Armando Fettolini, Angelo Accardi e altri ancora che potete ritrovare nel sito della galleria.

Ed ora veniamo alla singolare Galleria l’Art Industriel di Cormons, in provincia Gorizia, che ha come filosofia quella di “promuovere l’arte figurativa contemporanea a basso costo affinchè sia fruibile ad un numero maggiore di collezionisti e semplici amatori”. E’ inutile vi descriva gli autori della scuderia, andate a vederveli con attenzione, uno alla volta sul sito. Meritano la vostra visita.

Una parentesi va aperta anche per la pittrice Carla Bedini esposta dalla Galleria milanese Ca’ di Fra’. La sua abilità tecnica è al servizio della rappresentazione dell’universo inquieto ed inquietante, visto dall’altra netà del cielo, del male di vivere, dello spirito non appagato, sognante, alla ricerca del proprio perno quieto. Inutile dire che la ricerca sarà lunga e complessa.

A chiudere questa seconda parte, una nota sull’organizzazione degli eventi correlati al mondo dell’arte all’interno della fiera. Sabato 20 ottobre u.s. abbiamo piacevolmente potuto ascoltare Fiorucci che raccontava la storia della sua azienda, iniziando dalla sua vicenda familiare, per passare alla Milano degli anni ’60, fucina di idee, incontri, il tutto in un contesto di vitalissima creatività. Iniziative, queste, molto stimolanti, soprattutto per i giovani che allora non c’erano.

[ – continua – ]

Sergio Mauri
Autore Sergio Mauri Blogger e ideatore e-learning. Premio speciale al Concorso Claudia Ruggeri nel 2007; terzo posto al Premio Igor Slavich nel 2020. Ha pubblicato con Terra d’Ulivi nel 2007 e nel 2011, con Hammerle Editori nel 2013 e 2014 e con Historica Edizioni e Alcova Letteraria nel 2022.
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