Filosofia della scienza-2.

Filosofia della scienza
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di Sergio Mauri

Note introduttive.

Vediamo l’origine del termine scienziato. Inizialmente si trattava di un filosofo naturale. Nel 1833 William Whewell (1794-1866)[1] conia il termine scientist su suggerimento di Coleridge. Whewell fu grande scienziato della scienza e consulente lessicale degli scienziati.

Cosa dicono i meta-scienziati intorno alla scienza? Rispondono al significato della parola.

Per quanto riguarda la guerra e in genere la violenza, dal Paleolitico è diminuita: ne parla Steven Pinker (1954-) nel suo Il declino della violenza. Perché quella che stiamo vivendo è probabilmente l’epoca più pacifica della storia.

Dopo la classificazione per genere e specie, abbiamo una classificazione dell’attività umana nella sua differenza specifica.

Per la filosofia della scienza uno dei problemi principali è quello di determinare (cosa sia) una teoria. Noi, alla verità, abbiamo sostituito la probabilità. [vedi Smolin, L’universo senza stringhe. Fortuna di una teoria e turbamenti della scienza]. Una teoria deve essere precisa, cioè, spiegare come le cose avvengono, in che modo. Potere sistematico, cioè di spiegare tante cose. Processo produttivo: scoperta, metodo scientifico: controllo, giustificazione.

L’uso di una teoria scientifica può essere cognitivo o pratico. Nel primo caso abbiamo spiegazione, previsione, retrodizione. Nel secondo decisioni razionali, tecnologia (o scienza applicata).

I progressi tecnologici non dipendono sempre dalla scienza. Ci sono anche tecnologie che non sono scienza applicata. La decisione è un’azione efficace in relazione agli obiettivi da raggiungere. Utilità attesa, utilità come probabilità che l’azione sia utile. Le utilità sono soggettive, le probabilità sono sempre soggettive. A volte sono oggettive, come nel caso della moneta che ha due facce. Le decisioni razionali sono quelle utili a te e conosciute dagli esperti.

Relazioni della scienza con altre attività: arte, letteratura, filosofia, religione, attività produttive, politica.

Per noi epistemologia è usato nel senso di teoria della conoscenza. L’epistemologia non si divide in, ma ha delle sotto aree.

La Evidence Based Medicine viene usata per dirti le probabilità di successo di interventi o cure ormonali.

Epistemologia della scienza e filosofia della scienza spesso sono confuse tra loro, ma non devono confondersi.

Gli empiristi si limitano a descrivere i fenomeni visibili, i realisti anche quelli non visibili.


[1] Di particolare interesse il suo tentativo di collegare strettamente la storia e la filosofia della scienza, sottolineando in specie il rapporto idee-fatti e accentuando l’importanza del controllo dei risultati scientifici, piuttosto che la preoccupazione per l’articolazione formale del processo inferenziale (induttivo) mediante il quale i risultati vengono conseguiti, posizione in netto contrasto con l’induttivismo di J. S. Mill.

Sergio Mauri
Autore Sergio Mauri Blogger. Premio speciale al Concorso Claudia Ruggeri nel 2007; terzo posto al Premio Igor Slavich nel 2020. Ha pubblicato con Terra d’Ulivi nel 2007 e nel 2011, con Hammerle Editori nel 2013 e 2014 e con Historica Edizioni e Alcova Letteraria nel 2022 e Silele Edizioni (La Tela Nera) nel 2023.
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