Una critica allo sviluppo sostenibile.

Sviluppo sostenibile
Sviluppo sostenibile

di Sergio Mauri

Critica allo sviluppo sostenibile. Intanto, l’ambiguità che accompagna tutta la sostenibilità è evidente. Sostenibilità e sviluppo sono tra loro contradditori. Le interpretazioni della sostenibilità sono declinabili ognuna a modo suo. E come conciliarle con lo sviluppo?

Abbiamo una sostenibilità “debole” e una “forte”. Entrambe si riferiscono al capitale naturale e al capitale prodotto dall’uomo. Mitigare il consumo di spazio naturale, rimpiazzando il consumo di capitale naturale con quello prodotto dall’uomo. Rimettere l’ambiente nella condizione in cui l’hai trovato. Dobbiamo rispettare il concetto di auto-rigenerazione.

Principi-guida: sostenibilità delle risorse naturali rinnovabili; sostenibilità delle risorse naturali non rinnovabili; emissioni entro i limiti di assorbimento. Il tasso di prelievo dovrebbe essere collegato al tempo di riproduzione della risorsa.

Le emissioni devono rimanere sotto la capacità di assorbimento dell’ambiente.

Dagli anni Ottanta si è evidenziata una globalizzazione della questione ambientale. Dagli anni Sessanta in cui si parlava del singolo caso di inquinamento, siamo arrivati a una tale moltiplicazione dei casi da doverne parlare globalmente.

La globalizzazione ha tuttavia spostato l’attenzione dalla dimensione locale dei fenomeni. Il processo della sostenibilità va territorializzato per essere perseguito. La sostenibilità deve avere principi generali, ma poi realizzati concretamente a livello locale, territoriale. Attraverso i territori si riproduce una sostenibilità e adattabilità concrete. Dal globale al locale e dall’astratto al concreto, dunque.

Vediamo la sostenibilità urbana. Ecosistema città: energivoro, artificioso, instabile e dipendente, input risorse, output rifiuti. Tre livelli: qualità ambientale urbana, metabolismo urbano, struttura urbana. La prima condizione non riguarda tanto il mettere più verde, ma anche la qualità estetica e sociale delle città. Il metabolismo urbano dovrebbe essere rallentato, processi e risorse che entrano in città devono essere ecosostenibili. La struttura urbana deve essere ripensata al suo interno e in rapporto al territorio circostante.

Sergio Mauri
Autore Sergio Mauri Blogger. Premio speciale al Concorso Claudia Ruggeri nel 2007; terzo posto al Premio Igor Slavich nel 2020. Ha pubblicato con Terra d’Ulivi nel 2007 e nel 2011, con Hammerle Editori nel 2013 e 2014 e con Historica Edizioni e Alcova Letteraria nel 2022 e Silele Edizioni (La Tela Nera) nel 2023.
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