Che cos’è la libertà negativa?

Il primo libro di filosofia-Nigel Warburton
Il primo libro di filosofia-Nigel Warburton, Il principio antropico, Che cos'è il funzionalismo?, Funzionalismo, Che cos'è il realismo causale?, Realismo causale, Che cos'è la libertà negativa?, Libertà negativa, Isaiah Berlin, Che cos'è un enunciato sintetico?, Enunciato sintetico, Enunciato analitico, che cos'è un enunciato osservativo?, Che cos'è l'occasionalismo?, Che cos'è l'utilitarismo negativo?, Che cos'è il comportamentismo?, Che cos'è l'argomento della stanza cinese?, John Searle, Cosa sono le qualità primarie?, Qual è una definizione di fede?, Che cos'è la forma significante?, Che cos'è il realismo rappresentativo?, Che cos'è il solipsismo?, Che cos'è il relativismo normativo?, Che cos'è la libertà positiva?, Che cos'è il realismo del senso comune?, Che cos'è la fallacia intenzionale?,

di Sergio Mauri

Da Nigel Warburton, Il primo libro di filosofia, Einaudi, 1992.

La libertà negativa è l’assenza di coercizione. La libertà negativa è la libertà da ostacoli o limitazioni. Le critiche alla libertà negativa si fondano sulla difficoltà di stabilire cosa debba essere considerato un danno per le altre persone. Un’offesa è un danno? Un danno “fisico” certamente lo è, rimane comunque difficile da considerare quale possa essere una linea di demarcazione tra offesa e danno.

Ulteriori approfondimenti.

La libertà negativa è un concetto filosofico introdotto da Isaiah Berlin che si riferisce alla libertà dall’interferenza o dall’oppressione esterna. È la libertà di agire senza costrizioni esterne o impedimenti da parte di altre persone, istituzioni o governi.

In termini più semplici, la libertà negativa riguarda la capacità di un individuo di fare ciò che desidera senza essere impedito da fattori esterni. Questo tipo di libertà si concentra sulla non interferenza da parte di altri individui o da strutture di potere che potrebbero limitare le scelte e le azioni di una persona.

Ad esempio, se una persona può esprimere liberamente le proprie opinioni senza essere censurata dal governo o da un’autorità superiore, questa libertà è considerata come una libertà negativa. Allo stesso modo, se un individuo può prendere decisioni senza essere costretto o influenzato da altri, si tratta di esercitare la libertà negativa.

Questo concetto di libertà negativa si differenzia dalla “libertà positiva”, la quale riguarda la capacità di un individuo di realizzare le proprie aspirazioni o il proprio potenziale, spesso attraverso l’aiuto di risorse o opportunità fornite dalla società o da istituzioni esterne.

La libertà negativa è una delle prospettive fondamentali nel dibattito filosofico sulla libertà individuale e sulla sua relazione con la società e il potere politico. Berlin e altri filosofi hanno discusso a lungo su come bilanciare queste forme di libertà all’interno di una società e sull’importanza di preservare entrambe le dimensioni della libertà per il benessere e l’autonomia degli individui.

Di seguito, le critiche che si possono muovere alla libertà negativa.

Ci sono diverse critiche alla nozione di libertà negativa che sono state sollevate nel corso del tempo da vari contesti filosofici e politici. Alcune di queste critiche includono:

  1. Limitazioni intrinseche: alcuni critici sostengono che la libertà negativa non tiene conto delle limitazioni intrinseche che possono influenzare le scelte e le azioni di un individuo. Ad esempio, le condizioni socio-economiche, il contesto culturale o le disuguaglianze strutturali possono limitare le possibilità di scelta di una persona, rendendo difficile esercitare una vera e propria libertà negativa.
  2. Ignora le influenze indirette: la libertà negativa spesso enfatizza la non interferenza diretta da parte di altri individui o istituzioni, ma non affronta le influenze indirette che possono limitare la libertà. Queste influenze possono derivare da pressioni sociali, norme culturali o da dinamiche di potere che non si manifestano necessariamente come costrizioni dirette, ma influenzano comunque le scelte di un individuo.
  3. Mancanza di considerazione per il contesto sociale: alcuni argomentano che la libertà negativa trascura il contesto sociale più ampio in cui le persone prendono decisioni. Questo contesto può includere disparità di potere, disuguaglianze strutturali e altri fattori che limitano le opportunità e influenzano le scelte degli individui, anche se non si manifestano direttamente come costrizioni esterne.
  4. Omissione delle libertà positive: la critica più ampia alla libertà negativa è che essa non fornisce un quadro completo della libertà individuale. Non considera le libertà positive, che riguardano l’accesso alle risorse, alle opportunità e ai mezzi necessari per realizzare le proprie aspirazioni. Senza queste libertà positive, l’assenza di interferenze esterne potrebbe non garantire una vera e propria autonomia o possibilità di scelta significativa per gli individui.

Queste critiche mettono in evidenza le limitazioni della prospettiva della libertà negativa nel comprendere pienamente la complessità delle libertà individuali e le dinamiche sociali che possono influenzarle. Spesso, i dibattiti sulla libertà si concentrano sulla necessità di bilanciare sia la libertà negativa che quella positiva per garantire una sfera più ampia di libertà e autonomia per tutti gli individui all’interno di una società.

Sergio Mauri
Autore Sergio Mauri Blogger. Premio speciale al Concorso Claudia Ruggeri nel 2007; terzo posto al Premio Igor Slavich nel 2020. Ha pubblicato con Terra d’Ulivi nel 2007 e nel 2011, con Hammerle Editori nel 2013 e 2014 e con Historica Edizioni e Alcova Letteraria nel 2022 e Silele Edizioni (La Tela Nera) nel 2023.
** Se puoi sostenere il mio lavoro, comprami un libro **