A proposito del Tsipras Effect.

Manifestação_do_25_April_2018
Manifestação_do_25_April_2018

Sappiatelo: nessun governo eletto più o meno democraticamente, può osare a mettere in dubbio i trattati internazionali (Euro o altro….ad esempio NATO). Partiti o movimento di destra o sinistra, per quanto estremi, per quanto ringhianti e promettenti soluzioni tanto rivoluzionarie quanto roboanti ai problemi (veri o presunti) degli italiani, alla fine devono fare i conti con il ruolo dell’Italia nel mondo, con i trattati firmati dalla propria leadership, con il peso reale che il paese ha a livello internazionale. Un peso piuttosto scarso.

Per uscire da tutto ciò, sappiatelo, ci vuole una forza rivoluzionaria, ma non a parole, una forza che si prepari ad affrontare le ritorsioni, economiche, politiche e militari di coloro che si aspettano che noi ripaghiamo il debito e ci comportiamo in modo affidabile rispetto agli impegni presi con tanta solennità in un passato anche abbastanza vicino. Ricordatevi che il capitalismo è una cosa seria e non la barzelletta a cui viene ridotto quando si sente parlare a vuoto di cambiamento da destra, da sinistra o dal Papa….che tuttavia è l’unico a sapere benissimo di dire fesserie.

Tsipras, Salvini, Di Maio, Varoufakis o chi per loro sanno già che è così, e infatti hanno già abiurato in modo esplicito o nascosto. Tsipras è quel signore che voleva fare la guerra all’Europa ed è finito a far tirare la cinghia ai suoi concittadini; Varoufakis intende fare carriera al Parlamento europeo, ma sa benissimo che contro questa Europa non c’è nulla da fare. Varoufakis stà imbrogliando un vituperato popolo di sinistra che, molto probabilmente, vuole farsi imbrogliare, perché vivere di sogni e speranze è l’ultima spiaggia per tutti i perdenti.

Per cambiare le cose, tuttavia, non c’è solo la necessità di una forza rivoluzionaria pronta a sostenere l’urto dello scontro contro i poteri politico-finanziari e militari del continente e d’oltreoceano, ma che per sostenere quell’urto abbia organizzato un popolo desideroso di andare allo scontro. No; è anche necessario che quei poteri forti di cui si sente sempre parlare a sproposito abbiano perso. Ovvero; che siano alla frutta economicamente, socialmente o militarmente. Una forza di cambiamento deve tifare per la sconfitta dell’avversario. Questo vale per Varoufakis come per Salvini & C..

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