2.1La cultura della Controriforma.
Gesuitismo come forma di ingaggio e contrapposizione alla Riforma in aggiunta e integrazione alla repressione del tribunale dell’Inquisizione e dell’Indice dei libri proibiti. Gesuitismo come sinonimo di insincerità religiosa e compromesso a cui si contrappone il giansenismo in Francia. Gli intellettuali, le corti e le accademie.
L’intellettuale subisce un profondo mutamento di ruolo rispetto al fulgore dell’Umanesimo. Oltre al potere regolativo della religione c’è la direzione intrapresa dagli Stati verso l’assolutismo. La riorganizzazione tocca anche le piccole corti e si va nella direzione di una specializzazione dei ruoli. Ai letterati toccano posizioni subalterne e funzioni pratiche. Al cortigiano si sostituisce il segretario. Molti artisti italiani trovano sostegno nelle grandi corti straniere. Si osserva un generale slegamento da ogni patronato, un aumento di avventurieri e artisti indipendenti, uno dei quali è il Caravaggio. Si creano nuove accademie: l’Accademia dei Lincei, quella del Cimento, quella degli Investiganti. A Londra nasce la Royal Society for Advancement of Learning. A Parigi l’Academie Royale des Sciences. Ancora in Italia: quella degli Umoristi, quella degli Oziosi e quella degli Infuriati, quella degli Incogniti, l’Accademia della Crusca.
2.2La rivoluzione scientifica tra tecnica e letteratura.
Abbiamo: una serie di scoperte in vari campi; un radicale cambiamento nel metodo di analisi e nella concezione stessa della ricerca scientifica. Fu l’astronomia il punto di partenza per la rivoluzione scientifica: Keplero, Tycho Brahe, Galilei. La posizione dell’uomo non più al centro di un universo non finito si relativizza. Nasce il metodo sperimentale. Dai dati sperimentali si arriva alla formulazione di leggi matematiche generali. La ricerca scientifica si rende autonoma.
Sul metodo di ricerca si concentra la riflessione filosofica di René Descartes, Francis Bacon, Galileo Galilei.. questi scritti sono accomunati dal rifiuto di un sapere precostituito e del principio di autorità (Aristotele).
Dal tradizionale metodo deduttivo Bacone teorizzò quello induttivo. Quindi, per leggere e interpretare la natura è necessario partire dalla raccolta dei dati dell’osservazione per arrivare a formulare una regola generale.