3.Il romanzo.
Il romanzo borghese è la vera novità del Settecento, a livello continentale. In Italia non raggiunge lo stesso livello del continente per due ragioni: 1) la resistenza di altri generi letterari, soprattutto in poesia; 2) la difficoltà di sviluppo della classe borghese, classe di riferimento del romanzo. Abbiamo: Pietro Chiari (polemico verso Goldoni) abate, pubblica romanzi di consumo. Poi: Antonio Piazza, Zaccaria Seriman. Il romanzo viene declinato (anche) in modo neoclassico: Alessandro Verri. Importante: le Ultime lettere di Jacopo Ortis di Ugo Foscolo, dove ci si sposta a una riflessione politica e sociale. Abbiamo poi: Platone in Italia di Vincenzo Cuoco.
4.Storiografia e critica letteraria.
La storiografia abbandona il suo carattere letterario per diventare una disciplina autonoma con un proprio metodo di stampo razionalistico e scientifico.
4.1Ludovico Antonio Muratori e Pietro Giannone.
Muratori è intellettuale illuminato e impegnato nel rinnovamento del cattolicesimo. Si batte per una cultura razionale, nazionale, capace di inserirsi in un contesto europeo. Pietro Giannone è il campione del giurisdizionalismo e l’anticurialismo.
4.2 Giambattista Vico e la Scienza nuova.
Vico (1668-1744) rifiuta il cartesianesimo e il predominio del metodo matematico. Elabora una “nuova scienza”, una “scienza della storia”. Secondo lui l’uomo può conoscere solo ciò di cui è autore, ma non i principi della natura che sono opera di Dio. La storia è campo di indagine autonomo. Nel De antiquissima Italorum sapientia et latine linguae originibus eruenda, tenta di costruire una metafisica con l’analisi etimologica delle locuzioni latine, nelle quali si nasconderebbe l’antica sapienza italica. (In seguito, Vico avrebbe rigettato l’idea di una “sapienza riposta”). La Scienza nuova è il suo capolavoro. Apparsa a Napoli nel 1725, riproposta nel 1730 e nel 1744 con modifiche sostanziali. Vi si delineano i principi di una metodologia critica che unisce la filosofia e la filologia. I fondamenti del vero (filosofia) devono integrarsi con quelli del certo (filologia). Vico suddivide le storie delle società in fasi di nascita, sviluppo e maturità, cicliche. Secondo Vico Omero è espressione dell’intero popolo greco.
4.3La storiografia letteraria e la critica.
Giovan Mario Crescimbeni (Istoria della volgar poesia). Prima metà del secolo: poesia e i suoi istituti formali. Seconda metà del secolo: vicende storico-letterarie. Carlo Denina, sacerdote, Discorso sulle vicende d’ogni letteratura; poi: Saggio sopra la letteratura italiana. Usa il metodo comparativistico rispetto all’Europa.
Girolamo Tiraboschi, Storia della letteratura italiana. Saverio Bettinelli, gesuita, Dell’entusiasmo nelle belle arti; Lettere virgiliane. Bettinelli è detrattore di Dante. Giuseppe Baretti, autore del periodico La frusta letteraria di Aristarco Scannabue. Avverso ai Lumi e strenuo difensore dell’ortodossia cattolica. Apprezza Gozzi e giudica negativamente Goldoni, ridicolizza gli studi di antiquaria ed erudizione, stronca Bembo ed esalta Cellini. Un po’ qualunquista Apostolo Zeno, Giornale de’ letterati d’Italia. Poi, nel genere: Novelle letterarie, Nuovo Giornale dei Letterati d’Italia. Il Caffè dei fratelli Verri e Cesare Beccaria.