1.La vita.
Nacque a Firenze il 3 maggio 1469. Di buona formazione umanistica, conobbe il latino, ma non il greco. Studiò in particolare Tito Livio. Plausibili i contatti con la corte medicea. Nel 1498 è nominato responsabile della seconda Cancelleria fiorentina. Nel luglio dello stesso anno è anche segretario della magistratura dei Dieci di libertà e pace. Nel 1499 visita più volte il campo dell’esercito di Firenze che stava assediando Pisa. Dal luglio al dicembre 1500 svolge una importante missione diplomatica in Francia presso il re Luigi XII. Nel giugno del 1502 svolge a Urbino una missione presso Cesare Borgia detto il Valentino, figlio del papa Alessandro VI. Torna dal Borgia, in Romagna, tra l’ottobre e il gennaio successivo ed è testimone del tradimento che lo stesso Valentino perpetra ai danni di altri potenti signori suoi avversari. Nell’ottobre 1503 assiste a Roma al conclave che elesse papa Giulio II, nemico dei Borgia. Di Giulio II segue le imprese militari del 1506 contro i Baglioni, signori di Perugia. Tra il dicembre 1507 e il giugno 1508 è in missione presso l’imperatore Massimiliano d’Asburgo che soggiornava in Tirolo. La sua attività diplomatica tra il 1499 e il 1511 è alla base della formazione del suo pensiero politico. Col ritorno dei Medici nel 1512 dopo la parentesi repubblicana Machiavelli fu personalità sgradita. Venne estromesso da qualsiasi carica politica. Nel 1513 fu sospettato di aver fatto parte di una congiura antimedicea. Fu arrestato e torturato ed ebbe salva la vita solo grazie alla sua amicizia con Giuliano de’ Medici. Fu comunque costretto a lasciare Firenze e si ritirò nel suo possedimento dell’Albergaccio, presso San Casciano. Durante l’ozio forzato si dedica alla scrittura. Compone la prima versione del Principe. Machiavelli attese invano fino al 1519 che si attenuasse l’ostilità nei suoi confronti. Dal 1519 gli interessi medicei ricadono sotto la cura del cardinale Giulio de’ Medici (futuro papa Clemente VII). Ottenne incarichi modesti: nel 1520 lo Studio fiorentino gli affida il compito di scrivere una storia di Firenze. Caduti i Medici dopo il sacco di Roma nel maggio del 1527 a Firenze torna la repubblica. Machiavelli, oggetto di sospetti anche da parte dei repubblicani, non viene chiamato a far parte del governo. Muore il 21 giugno del 1527.