di Sergio Mauri
Si tratta del coro conclusivo del 1° atto. Come nella tragedia greca, la funzione del coro è quella di commentare l’azione scenica. Parlano i pastori ed esaltano l’amore e la condizione di innocenza originaria dell’uomo, accusando l’Onore di aver inquinato la felicità primitiva (l’età dell’oro).
Il coro si conclude con l’invito rivolto all’Onore perché occupi pure le sedi del potere, cioè le Corti, ma lasci in pace i pastori, cioè la gente umile. Lo stato di natura viene contrapposto alla legge civile, la campagna alla città e alla Corte. L’Onore stà per dignità, morale, rispetto delle norme sociali.
