Moralismi natalizi? Finiti per sempre!

SantasOnSteps
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Solo undici anni fa, il panorama natalizio sui nostri media e nella realtà di ogni giorno, era completamente differente. C’era la crisi, certamente, ma si trovava ancora il tempo per fare la morale al consumismo, alla pecoreccia superficialità della gente. C’era, inoltre, il caso Welby che teneva, da solo, banco su gran parte dei nostri media, con buona pace dei radicali censurati ogni dove. Sette anni fa pubblicavo questo pezzo. Vedete voi la differenza con i temi di oggi. Oggi, tutti pregano che ci siano dei consumi, per non perdere il posto di lavoro o l’immagine di uno status così “duramente” conquistato. Lo Stato si aggrappa ai pochi imprenditori e commercianti che riescono a pagare le tasse. In realtà, i consumi sono scesi ancora, e di parecchio, in questo ultimo Natale. La realtà, al di là delle sparate propagandistiche di Letta o Napolitano, è che ci dobbiamo preparare ad un impoverimento di lungo periodo: trenta, quarant’anni. Dobbiamo imparare, soprattutto, ad andare oltre i consumi che non ci potremo più permettere.

Recentemente (periodo natalizio) alcuni parlamentari di sinistra (Verdi e Rifondazione) si sono lamentati del film di Massimo Boldi: ora, a me Boldi non piace, non sopporto i fratelli Vanzina né Neri Parenti né tutta la cricca dei film di Natale, ma non per questo giustifico un intervento di 3 o 4 (non ricordo) parlamentari organizzati contro un film che, idiota e commerciale quanto volete, è pur sempre una libera espressione di contenuti! …per quanto discutibili. Questo per ribadire che non importa la posizione della Chiesa, ma il fatto stesso che debba assumere una posizione (così come i parlamentari, laici o cattolici che siano).

Ciononostante, la discussione è inevitabilmente scivolata dove non doveva, cioè sul problema “è giusto o no che Welby muoia?”, problema che non è di nessuno se non di coloro che lo stanno vivendo (se ci fosse un malato terminale cattolico che chiedesse di non morire e qualche potente pro-eutanasia volesse dire la sua, mi trovereste indignato esattamente allo stesso modo); inoltre, non appena si è andati a toccare la chiesa, si è aperto il dibattito sulla laicità dello Stato, inevitabilmente degenerato nel circo eutanasia sì eutanasia no, gay sì gay no, aborto sì aborto no…

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