Le Tricotomie – La fenomenologia di Peirce.

Le Tricotomie - La fenomenologia di Peirce
Le Tricotomie - La fenomenologia di Peirce, legge-relazioni di pensiero, esistente effettivo-fatti esistenti-relazioni di realizzazione, possibilità logiche-relazioni di comparazione, qualisegno, sinsegno, legisegno, icona, indice, simbolo, rema, dicisegno, argomento, qualisegno iconico rematico, sinsegno indicale rematico, sinsegno indicale dicente, legisegno iconico rematico, legisegno indicale rematico, legisegno indicale dicente, legisegno simbolo rematico, legisegno simbolo dicente, legisegno simbolo argomento,

di Sergio Mauri

Le Tricotomie permettono di costruire una classificazione dei segni, servono a caratterizzare completamente un segno: per farlo bisogna considerare tutte e tre le dimensioni a cui si applicano le tricotomie. Esistono tre modi attraverso cui conosciamo la realtà, che stanno alla base delle relazioni triadiche:

1. Possibilità logiche (relazioni di comparazione) [Primità]

2. Esistente effettivo – fatti esistenti (relazioni di realizzazione) [Secondità]

3. Legge (relazioni di pensiero) [Terzità]

Il segno può essere considerato in relazione con sé stesso, con l’oggetto o con l’interpretante[a].

Schema tricotomie

1° tricotomia (prime caselle in verticale): a seconda che il segno in sé stesso sia pura qualità, esistente effettivo o legge:

Qualisegno (il segno in quanto qualità): tono della voce, colore del dipinto.

Sinsegno (il segno in quanto singolarità): un evento esistente (urlo “cocco bello”).

Legisegno (il segno in quanto legge): segni convenzionali. Essendo una legge, non è un esistente singolo, ma un tipo generale. Il tipo generale deve avere Repliche, o occorrenze, che saranno sinsegni.

La 2° tricotomia (seconda casella verticale): a seconda che il segno in relazione all’oggetto sia possibilità, fattualità o legge:

Icona[1]: il segno come somiglianza fra qualità (insegna wc, diagrammi[2], mappe, ritratti, caricature, illustrazioni, formule algebriche[3]…le metafore).

Indice: segno come connessione tra oggetti. Un segno è indice quando la correlazione representamen/oggetto si basa su una contiguità fisica. L’indice è realmente determinato dall’oggetto, è in rapporto fattuale con esso. (fotografia[4], la meridiana, la firma, il bussare alla porta, il barometro, la banderuola, la stella polare, il lampo, il fumo che indica il fuoco, un profumo nell’aria, un’impronta, pronomi IO/TU QUESTO/QUELLO, esclamazione EHI, squillo del telefono, orme dei piedi…).

Simbolo: segno come accordo convenzionale (parole, frasi, segnali stradali, la bandiera a scacchi, segnali di pericolo…).

La 3° tricotomia (terza casella verticale): a seconda che il segno in relazione con l’interpretante sia possibilità, fattualità o legge:

Rema: segno che, per il suo interpretante, è un segno di possibilità qualitativa (Reme sono ad esempio i termini come i predicati (“…è rosso”) che rinviano a concetti (l’essere rosso))

Dicisegno: segno che, per il suo interpretante, è un segno di esistenza effettiva (una proposizione come “il tavolo è rosso”)

Argomento: segno che, per il suo interpretante, è un segno di legge. Manifesta, o evidenzia, la legge che dalla premessa consente o obbliga a trarre la conclusione, tendendo alla verità. Le inferenze (deduttive, induttive e abduttive) sono argomenti.

Le classi di segni.

1. Qualisegno [iconico rematico] (è una qualsiasi qualità nella misura in cui è un segno. Ad. es. una sensazione di rosso)

2. Sinsegno iconico [rematico] (oggetto di esperienza in quanto determina l’idea di qualche altro Oggetto; ad es. diagramma in quanto singola occorrenza)

3. Sinsegno indicale rematico (oggetto di esperienza diretta in quanto esso dirige l’attenzione a un Oggetto dal quale la sua presenza è causata; ad es. grido spontaneo)

4. Sinsegno [indicale] dicente (oggetto di esperienza diretta, in quanto è segno, e come tale offre informazioni (fatti attuali) sul suo oggetto; ad es. banderuola o fotografia; come replica: «Coccobello»)

5. Legisegno iconico [rematico] (ogni legge o tipo generale, in quanto esige che ciascuna sua occorrenza metta in atto una qualità definita che lo renda capace di richiamare alla mente l’idea di un oggetto somigliante; ad es. diagramma in quanto tipo)

6. Legisegno indicale rematico (ogni legge o tipo generale, comunque stabilito, che esige che ciascuna sua occorrenza sia realmente toccata dal suo oggetto in modo tale che l’attenzione sia indirizzata a quell’oggetto; ad es. «Ehi» in quanto tipo di grido; parola «questo»; «Ascolta!»; nome proprio).

7. Legisegno indicale dicente (ogni legge o tipo generale, comunque stabilito, che esige che ciascuna sua occorrenza sia realmente toccata dal suo oggetto in maniera tale da fornire informazioni definite su quell’Oggetto; ad es. «Quello è Obama»)

8. [Legisegno] Simbolo rematico (è un segno connesso con il suo Oggetto da un’associazione di idee generali in modo tale che la sua replica richiami alla mente un’immagine, la quale produce un concetto generale (ad es. nome comune o termine generale)

9. [Legisegno] Simbolo dicente (è un segno connesso con il suo Oggetto da un’associazione di idee generali; ad es. proposizioni ordinarie, di tipo particolare o universale)

10. [Legisegno, Simbolo] Argomento (è un segno il cui interpretante rappresenta il suo oggetto come un ulteriore segno attraverso una legge; ad es. argomenti deduttivi[11], induttivi[22] e abduttivi[33]).

Esempio: «Quello è Obama» -> Legisegno indicale dicente.


[11] Regola à Caso à Risultato.

[22] Caso à Risultato à Regola.

[33] Il prodotto di un’inferenza abduttiva è una ipotesi che, anche in assenza di dati, permette di fissare una regola provvisoria che potrà successivamente essere confermata o smentita. Abduzione: Risultato à Regola à Caso.


[1] L’icona (generalmente) mette in evidenza solo alcuni tratti caratteristici dell’oggetto reale: è iconica, ad esempio, l’insegna WC con i disegni stilizzati di uomo e donna, in cui il tratto discriminante è il sesso, seppure codificato culturalmente. ICONE e OGGETTI si assomigliano quindi “secondo una certa scala di valori”: in modo cioè CONVENZIONALE. L’icona è capace di rivelare verità inaspettate.

[2] Icone in virtù delle relazioni delle loro parti.

[3] In virtù delle regole di commutazione, associazione e distribuzione dei simboli.

[4] la fotografia è un indice, poiché deve la sua verità al fatto che la pellicola è stata impressionata dai raggi di luce provenienti dall’oggetto.


[a] Le relazioni triadiche sono suddivisibili in tre modi per tricotomia.

Sergio Mauri
Autore Sergio Mauri Blogger. Premio speciale al Concorso Claudia Ruggeri nel 2007; terzo posto al Premio Igor Slavich nel 2020. Ha pubblicato con Terra d’Ulivi nel 2007 e nel 2011, con Hammerle Editori nel 2013 e 2014 e con Historica Edizioni e Alcova Letteraria nel 2022.
** Se puoi sostenere il mio lavoro, comprami un libro **