Le arti e la fisiologia umana.

Circa_survive
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Vi siete mai chiesti perché la musica incida così profondamente sull’animo umano e perché riesca a farlo in questo modo? Come mai riesca ad entrare più profondamente in tutti noi rispetto ad altre arti come la pittura o la scultura?

La pittura e la scultura hanno, nei casi in cui l’amore loro rivolto sia viscerale, un che di feticistico. Quando la bramosia verso l’oggetto, tipica di certi collezionisti, diventa troppa, entriamo nel campo del feticismo e i rapporti dell’essere umano nelle vesti del collezionista sono regolati dalla categoria antropologica del feticismo.

La risposta, tuttavia, alla domanda iniziale risiede nella fisiologia umana: noi tutti iniziamo a sentire, nel grembo materno, molto prima di vedere. Siamo, perciò, molto più sensibili sotto questo aspetto: l’aspetto uditivo. Questa cosa ha delle implicazioni molto interessanti finanche nella filosofia. La musica, infatti, non necessita di rappresentazioni; non necessità nemmeno di rappresentarsi come un oggetti dalle caratteristiche più o meno simboliche, che sia fruibile al tatto, all’olfatto e alla vista prima ancora che al piacere della scoperta intellettuale.

La musica è un arte completa sotto il profilo sentimentale ed emotivo e, sul medesimo piano, assai più importante delle altre.

 

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