Le associazioni criminali nelle considerazioni del Procuratore antimafia Cafiero De Raho.

Associazione criminale
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di Sergio Mauri

Ogni essere umano tende a soddisfare la propria necessità di certezze in tutti i modi che conosce o con cui si sente a proprio agio, per cultura, temperamento, calcolo costi-ricavi. Sotto questo profilo, soprattutto se considerato in modo stretto, coloro che protestano la propria ingenuità o disinteresse riguardo l’indirizzo delle proprie azioni ed intenzioni, non sono credibili. Perché una persona qualsiasi dovrebbe inserirsi e frequentare un’associazione come la Massoneria, se ciò non portasse ad un vantaggio concreto più o meno immediato?

Perché sprecare il proprio tempo se il vantaggio è lo stesso di chi non frequenta quel tipo di associazione? Permettetemi di dubitare con forza di chi afferma questo. Allora vorrei provare a porre io una domanda e poi rispondervi: chi si iscriverebbe ad una tale associazione se non gli garantisse un ingiusto vantaggio rispetto ai propri concorrenti sulla drammatica scena della vita? Solo chi non è sleale, chi non conosce proprio quel tipo di associazione o chi pur volendone far parte non troverà mai quella porta aperta.

Dice il procuratore antimafia e antiterrorismo Federico Cafiero De Raho[1] che le mafie si sono inserite nei presidi sanitari, a seguito dell’esplosione pandemica, nel mercato dei prestiti agli imprenditori in difficoltà, nel rilevare le aziende non solide da un punto di vista finanziario, nel mercato dei prestiti pure alle famiglie. Dove ci sono dei problemi, lì c’è l’inserimento dell’organizzazione mafiosa, come successe – ricorda De Raho – dopo la caduta del Muro di Berlino. Anche l’immissione di denaro fresco da parte dell’Europa è fonte di rischio. Le mafie hanno investito in imprese multiservizi, ristorazione, manutenzione, imprese di costruzione. Camorra e, al suo interno, il clan dei Casalesi, e la ‘Ndrangheta hanno interpretato bene tra gli anni Settanta e Ottanta del secolo scorso l’esigenza di infiltrarsi nel settore edilizio. Le mafie si sono pure infiltrate nel settore del commercio all’ingrosso e al dettaglio. L’infiltrazione più importante è nei centri della grande distribuzione alimentare, nel commercio di prodotti ortofrutticoli e nel settore immobiliare. Infiltrazioni importanti si segnalano anche nel settore dell’intermediazione di manodopera, nel settore sanitario che è il secondo capitolo di spesa dopo le costruzioni. Nel settore sanitario le mafie acquisiscono appalti, cliniche, case di cura, farmacie e trafficano illegalmente in farmaci. Si inseriscono nel settore degli alberghi, dei ristoranti, dei bar, tutte attività che rappresentano la base della colonizzazione mafiosa, perché hanno un immediato riscontro non solo nella circolazione di denaro, ma anche nelle relazioni che si costituiscono. Anche nell’ambito del ciclo dei rifiuti e nella distribuzione dei petroli, con l’arrivo degli stessi dai teatri di guerra, l’inserimento si è avuto. Le nostre mafie riescono ad inserirsi meglio laddove l’investimento finanziario è più protetto o meno controllato, come in Romania, in Austria o nel Regno Unito.


[1] https://www.youtube.com/watch?v=THn37sqtSGk Mafie, audizione del procuratore antimafia Federico Cafiero De Raho (08.07.20). Pubblicato da https://www.pupia.tv .
Sergio Mauri
Autore Sergio Mauri Blogger e ideatore e-learning. Premio speciale al Concorso Claudia Ruggeri nel 2007; terzo posto al Premio Igor Slavich nel 2020. Ha pubblicato con Terra d’Ulivi nel 2007 e nel 2011, con Hammerle Editori nel 2013 e 2014 e con Historica Edizioni e Alcova Letteraria nel 2022.
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