Adam Smith non abita a Pechino. Ma in Slovenia si.

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di Sergio Mauri

Non siamo comunisti se comunismo significa un sistema crollato nel 1990. Ricordatevi che oggi, quegli stessi comunisti sono i capitalisti più spietati ed efficienti. In Cina oggi c’è un capitalismo che è perfino più dinamico del vostro capitalismo americano…….L’unico senso nel quale siamo comunisti è che ci importa dei beni comuni: il bene comune della natura, il bene comune della conoscenza, privatizzato dalla proprietà intellettuale, il bene comune della biogenetica…..

Slavoj Žižek

Ecco una citazione, breve ed incompleta, ma estremamente significativa, di Žižek, che ho ricevuto da un’amica. Ora; ho scelto di riportare questa citazione, perché – a mio avviso –  Žižek non studia e non si aggiorna. Legge la storia e l’economia contemporanee con lenti del passato, con le griglie interpretative di un secolo fa. Ecco, dunque, chi vive nel passato, e non certamente i comunisti che conoscono il metodo marxista di analisi della realtà. Il problema è che quelle parole sui beni comuni, sono diventate il patrimonio di una sottospecie di sinistra rococò che non intende ancora analizzare la situazione, i fatti, del capitalismo contemporaneo per quelli che sono. Ci sono i beni comuni, ok. Ma se li gestisce il capitale. Quindi, cari sinistri rococò, che volete fare? Pregare (e solo questo vi è concesso fare) i padroni del vapore di non farlo più?

Ma analizziamo frase per frase, la citazione.

Non siamo comunisti se comunismo significa un sistema crollato nel 1990. Capisco: ti piace stare dalla parte dei vincitori. Se non puoi starci, ti inventi du non avere mai perso. Ma non basta dire che non c’entri per scaricare ogni responsabilità sul tuo passato e sulla tua genealogia. Anche il socialismo reale, con tutte le sue contraddizioni ed incompletezze è parte della storia dei comunisti che dovrebbero rivendicarla, se non altro perché vi erano fatti salvi tutti i diritti sociali (lavoro, casa, istruzione, sanità) che per noi oggi sono impossibili.

Ricordatevi che oggi, quegli stessi comunisti sono i capitalisti più spietati ed efficienti. Ma questo sarebbe proprio da vedere. Sarebbe meglio dire che la stragrande maggioranza di quella classe dirigente è stata esautorata da ogni ruolo istituzionale e politico. Lo sloveno Janša è un comunista o è mai stato un comunista? Gli attuali dirigenti sloveni sono stati o sono comunisti? Si riferisce forse ai dirigenti cinesi? Ecco, allora proprio non ci siamo. Le semplificazioni non servono. Esiste un capitalismo di tipo occidentale in Cina ? Cioè? Ce lo spieghino.

In Cina oggi c’è un capitalismo che è perfino più dinamico del vostro capitalismo americano…….  Le solite cazzate sulla Cina. Certo, la Cina non è il socialismo reale novecentesco. E possiamo pure affermare ci siano molte ambiguità di fondo nell’economia cinese contemporanea. Non è nemmeno la realizzazione concreta di ciò che Marx o Lenin avevano scritto nei loro testi. Poi; il capitalismo dinamico….allora, vorrei capire: non c’è convertibilità della moneta, non c’è un mercato finanziario per come lo conosciamo noi (la borsa di Shanghai non è mai partita, e vi sono quotati – per lo più – conglomerati statali contro i quali nulla si può fare a livello concorrenziale!), non c’è mercato azionario, non c’è proprietà fondiaria o immobiliare, ma concessioni settantennali all’uso (personale) delle stesse, secondo parametri e priorità scelte dal governo su una base statale/collettiva. A Pechino non c’è Adam Smith, come intitolava un famoso libro. Come sarebbe avvenuta l’accumulazione originaria, allora? Spiegatecelo.  Magari in Cina non c’è neppure Marx, per carità! C’è capitalismo in Cina? Forse, ma un capitalismo inedito, che non conosciamo ancora…. Credo sia l’ora di smetterla di leggere le storie ALTRE con le lenti occidentali, con i nostri (obsoleti) parametri culturali. Potremmo, tutt’alpiù, impostare una critica marxista al modello cinese, attaccando il capitalismo monopolistico di Stato. Ma, e qui entriamo in conflitto con altri sinistri rococò: quest’ultimo discorso nulla c’entra con l’autoritarismo neoliberista che caratterizzerebbe il modello cinese di cui si parla tanto anche a sinistra quando ci si riferisce alla Cina.

L’unico senso nel quale siamo comunisti è che ci importa dei beni comuni: il bene comune della natura, il bene comune della conoscenza, privatizzato dalla proprietà intellettuale, il bene comune della biogenetica….. Va bene, Slavoj, tu pensa a tutto questo che – intanto – il capitale se li gestisce e ci vive sopra. Poi verremo a chiederti ragione di tutto ciò.

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