La Guerra dei Trent’anni e la Pace di Westfalia.

La Guerra dei Trent'anni e la Pace di Westfalia
La Guerra dei Trent'anni e la Pace di Westfalia, la defenestrazione di praga,

di Sergio Mauri

Il conflitto fu scatenato dal tentativo degli Asburgo di affermare la propria egemonia politica in Europa e di ricondurre all’unità religiosa nel cattolicesimo i territori imperiali.

Si formano l’Unione evangelica e la Lega cattolica per rappresentare i rispettivi schieramenti. Ferdinando II° d’Asburgo vuole restaurare il cattolicesimo in tutta Europa. La guerra parte dalla Boemia. Nel 1609 la Dieta del Regno di Boemia strappa a Rodolfo II° la lettera di Maestà che garantiva la tolleranza ai protestanti. Nel 1617 Ferdinando II° ottiene il trono di Boemia. Da contro riformatore annulla tutte le concessioni fatte ai culti non cattolici. La popolazione praghese ritiene tutto ciò inaccettabile, insorge e getta da una finestra del Palazzo Reale i due rappresentanti imperiali (defenestrazione di Praga).

La Boemia era essenziale per l’elezione dell’imperatore, per cui gli Asburgo non potevano farne a meno.

La Lega cattolica si schiera con gli Asburgo insieme alla Spagna; l’Unione evangelica si schiera con la Boemia. La Spagna riapre il conflitto con l’Olanda che viene sostenuta da Danimarca e Svezia, appoggiate finanziariamente da Inghilterra e Francia.

Questa guerra assume la dimensione di un conflitto europeo. La Francia, per ragioni geopolitiche entra in guerra appoggiando i protestanti. Il conflitto diventa guerra di egemonia cessando il suo carattere religioso.

La Guerra dei Trent’anni si chiude nel 1648 con la Pace di Westfalia, chiudendo anche il progetto egemonico degli Asburgo sul continente europeo sotto l’egida cattolica.

L’imperatore Ferdinando III° accetta il pluralismo religioso  concedendo la libertà di culto a luterani e calvinisti e rinuncia alla pretesa di esercitare un forte potere centrale, l’impero è frazionato in molti Stati e staterelli dotati di propria sovranità.

I vincitori della guerra sono Francia e Svezia. La Francia diventa potenza europea, la Svezia domina l’area del Baltico. Finisce l’epoca delle guerre di religione e la politica si laicizza. Il primo obiettivo diventa la ricerca e il mantenimento di un equilibrio europeo.

La Germania è il paese che subisce maggiormente le conseguenze della guerra in termini economici, di distruzioni e malattie conseguenti.

La Pace di Westfalia.

Con la Pace di Westfalia nasce un nuovo ordine mondiale.

La Pace di Westfalia si divide in tre trattati: 2 firmati a Munster (cattolici) e un trattato firmato a Osnabruck (protestanti).

La Guerra dei 30 anni è il seguito delle guerre di religione del XVI° secolo, genera nuovi assetti geopolitici, vede la caduta dei grandi imperi e la nascita di nuove potenze. In primis Francia e Svezia. La Germania esce sconfitta, gli Asburgo (Spagna, Austria, Sacro Romano Impero) divisi ed indeboliti.

Francia, Svezia e Olanda sono i grandi vincitori. Nascita di poteri mercantili e del sistema capitalista. Germania ed Italia rimarranno parzialmente ai margini della scena politica fino al XX° secolo.

Quattro sono le conseguenze immediate:

  1. Fine del conflitto
  2. Modificazione della carta geopolitica dell’Europa con un centro che si sposta dal centro sud al nord ovest
  3. Instaurazione di 2 pilastri essenziali: a) mantenimento dell’equilibrio tra potenze e b) sovranità nazionale riconosciuta ai paesi del sistema Europa
  4. Pone fine all’idea dell’unificazione europea in nome di una religione (asse Roma – Asburgo)

Con Westfalia, infatti, è l’Europa che vince sulla cristianità. Il rispetto della sovranità degli Stati nazionali porta alla nascita della ragion di Stato che può essere definita come l’insieme delle priorità attinenti alla sopravvivenza e alla sicurezza dello Stato.

Sopravvivenza e sicurezza possono giustificare l’azione illecita sotto il profilo del diritto internazionale o interno. Ogni azione dello Stato se necessaria per garantire il bene dello Stato stesso è legittima a prescindere dalla sua moralità.

Sergio Mauri
Autore Sergio Mauri Blogger e studioso di storia, filosofia e argomenti correlati. Premio speciale al Concorso Claudia Ruggeri nel 2007; terzo posto al Premio Igor Slavich nel 2020. Ha pubblicato con Hammerle Editori nel 2014.
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