Keynes e il New Deal.

Keynes e il New Deal
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di Sergio Mauri

Keynes e i suoi studi sono un punto di riferimento per il New Deal. Ma in che cosa si differenzia Keynes rispetto agli economisti del passato? Differentemente dalla teoria classica che collega il risparmio al saggio di interesse, per Keynes il risparmio è una funzione del reddito corrente. La teoria di Keynes consta di tre principi fondamentali: 1) la propensione al consumo o al risparmio; 2) l’efficienza marginale del capitale; 3) la preferenza per la liquidità.

  1. Crescendo il reddito aggregato la spesa per consumi dovrebbe aumentare, ma in modo meno che proporzionale all’aumento del reddito:

                           ac

 C=C(r, Y)  0 < ——  < 1

                           ay

dove C è il consumo, Y il reddito, r il tasso d’interesse.

  • Al posto di una relazione tra consumo e reddito da una parte e tasso d’interesse dall’altra Keynes evidenzia una relazione tra investimento e reddito da una parte e tasso d’interesse dall’altra. Si tratta del saggio di sconto che eguaglia la successione dei rendimenti attesi dall’investimento di un bene capitale, per la vita utile di quel bene capitale, al prezzo d’acquisto del bene capitale medesimo:

                    h          (Ri – Ci)

p = ∑        ————–

      i=1          (1 + Q)ʲ

(p prezzo d’acquisto dei beni capitali; Ri entrate derivanti all’uso del bene capitale nell’i-esimo periodo futuro; Ci costi derivanti dall’uso del bene capitale nell’i-esimo periodo futuro; h orizzonte di vita del bene capitale; p saggio di sconto o efficienza marginale del capitale). L’applicazione di questa formula equivale sostanzialmente a seguire un criterio di massimizzazione del profitto nelle decisioni relative. All’espansione del capitale.

  • La teoria della preferenza per la liquidità era di negare la validità della teoria quantitativa della moneta per la determinazione del livello dei prezzi. Keynes fece l’ipotesi che le autorità monetarie centrali controllino l’offerta di moneta o che siano disposte a offrire tutta la moneta che il pubblico desideri tenere ai livelli correnti del reddito e del tasso d’interesse. Alla funzione di domanda di scorte monetarie fu dato il nome di funzione di preferenza per la liquidità. Si può scrivere come segue: M = L(r, Y). La preferenza per la liquidità era supposta variare negativamente rispetto al tasso d’interesse e positivamente rispetto al reddito.

Fu Hicks a mostrare le relazioni come rappresentabili per mezzo di due equazioni:

        I(r, Y) = S(r, Y)   à  uguaglianza tra risparmio e investimento

        M = L((r, Y)        à uguaglianza tra domanda e offerta di moneta

            La prima si ottiene dalla identità di contabilità nazionale Y = C + I, nel modo seguente:

                                                Y – C(r, Y) = S(r, Y) = I(r, Y)

Diagramma IS-LM

In termini grafici il diagramma IS-LM rappresenta le due equazioni della versione come relazioni implicite tra r e Y. La curva IS deriva dall’uguaglianza risparmio/investimento e la curva LM dall’uguaglianza tra offerta e domanda di moneta. La soluzione di equilibrio statico è data dall’intersezione di queste due curve in r0, Y0.

Sergio Mauri
Autore Sergio Mauri Blogger e studioso di storia, filosofia e argomenti correlati. Premio speciale al Concorso Claudia Ruggeri nel 2007; terzo posto al Premio Igor Slavich nel 2020. Ha pubblicato con Hammerle Editori nel 2014 e con Historica Edizioni nel 2022.
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