Il secondo Ottocento-Giovanni Verga.

Giovanni Verga
Giovanni Verga

1.La vita.

Nasce a Catania il 2 settembre 1840 da una famiglia della piccola nobiltà agraria di tradizione liberale e antiborbonica. Suo primo maestro fu Antonio Abate. Tra il 1861 e il 1866 dà alle stampe I carbonari della montagna; Sulle lagune; Una peccatrice. Due lunghi soggiorni: a Firenze, a Milano. Romanzo epistolare Storia di una capinera. Lo interessa la lettura fisiologica o patologica della passione amorosa: Eva (1873), Eros (1875), Tigre reale (1875). Novella Nedda (1874). Con Capuana studia le opere di Zola e i manifesti del Naturalismo. Dal 1878 con Rosso Malpelo inizia la stagione verista. Novelle: Vita dei campi (1880); I Malavoglia (1881); Novelle rusticane (1883); Mastro don Gesualdo (1889); Il marito di Elena (1882), filone flaubertiano. Cavalleria rusticana, musicata nel 1890 da Pietro Mascagni. Nel 1893 si ritira definitivamente a Catania. Il Ciclo dei vinti non viene ultimato. Fu interventista e reazionario. Senatore nel 1920. Pirandello nel festeggiarlo contrappone la sua opera a quella di D’Annunzio. Muore a Catania il 27 gennaio 1922.

2.Da Amore e patria a Eva.

Gli esordi di Verga ne mettono in rilievo la formazione provinciale ancora indirizzata in senso tardoromantico. Amore e patria (1856), romanzo inedito, è condizionato dalla lezione di Dumas padre, di Guerrazzi, di Castorina. Amore e aspirazione unitaria vanno di pari passo. In Storia di una capinera (1871), denuncia delle monacazioni forzate, la novità risiede nell’adozione esclusiva del punto di vista di Maria. In Eva il giovane pittore, promessa dell’arte italiana, si lascia consumare dall’amore socialmente riprovevole per una ballerina. Il pittore cerca un amore romantico che è impossibile in una società che è fatta solo di apparenze e miseria quotidiane. La ballerina invece vive il suo successo solo nel travestimento del palcoscenico. Nedda, pre-verista, è una novità nel tema.

3.La poetica del Verismo e la raccolta di novelle Vita dei campi.

Discute con Capuana e con gli scapigliati Roberto Sacchetti e Felice Cameroni sul Naturalismo e la narrativa di Zola. La connessione tra registro stilistico e materia trattata diventa uno dei principi teorici del Verismo, esplicitamente enunciati da Verga nella novella L’amante di Gramigna. Legame col Naturalismo e la teoria dell’impersonalità. Questione meridionale à Inchiesta in Sicilia (1877) di Franchetti e Sonnino. Rosso Malpelo (1878) è il documento maturo del nuovo approdo poetico. Tema: il lavoro minorile nelle cave.

4.I Malavoglia.

Uscirono nel gennaio del 1881. Ciclo dei Vinti. Una fantasmagoria, una rappresentazione della lotta per la vita attraverso tutti i gradini della scala sociale. Malavoglia era al livello più basso (lotta per i bisogni materiali); Mastro don Gesualdo (avidità); Duchessa di Leyra (vanità); Onorevole Scipioni (ambizione del parlamentare); L’uomo di lusso (ambizione dell’esteta). Nei Malavoglia sono applicati coerentemente i principi esposti nei suoi ‘manifesti’ di poetica verista. Rinuncia radicale al narratore onniscente. Assenza di analisi psicologica dei personaggi. L’impersonalità diventa registrazione diretta delle voci del paese. Uso del discorso indiretto libero.

5.Mastro don Gesualdo.

Il Malavoglia fu accolto con disinteresse e perplessità. Scrive Il marito di Elena (1882), ispirato alla Madame Bovary, più vicino ai gusti del largo pubblico. Scrive Novelle rusticane (1883), Vagabondaggio (1887), Per le vie (1883). Mastro don Gesualdo esce nel 1889: Gesualdo rappresenta l’ascesa borghese di un infaticabile arrampicatore sociale. La vita e la “roba” hanno lo stesso destino. Il romanzo è articolato in quattro parti.

6.La produzione teatrale.

Scrisse poco per il teatro. Il suo interesse per le scene fu costante per tutta la vita. Da giovane compose la commedia I tartufi. Scrisse poi: Rose caduche. Caratteristico della produzione teatrale è il rapporto con l’opera narrativa. La Cavalleria rusticana (1884), La lupa (1896) sono rielaborate dalle novelle della Vita dei campi. Verga è materialista pessimista e contrario a ogni forma di emancipazione. La lotta di classe è vista come contrapposizione di egoismi. Il socialismo è un’utopia sbagliata da respingere con intransigenza.

7.La fortuna.

Successo dei romanzi ‘mondani’; alcune opere teatrali ebbero un grande successo; i romanzi veristi furono accolti con freddezza. Benedetto Croce cercò di collocare la produzione verghiana fuori del clima naturalistico e positivistico del tempo. L’idealista Croce non volle riconoscere la vitalità del metodo verista e la sua coerenza ideologica, sottolineando invece la presenza frammentaria di un’ispirazione nostalgica, di una componente istintuale e antiretorica. Per Luigi Russo Verga sta nel solco di una tradizione romanzesca realista. Per Pirandello l’opera verghiana contiene una carica antiletteraria che aveva indicato una ricerca diversa e divergente da quella dannunziana. Verga viene poi riscoperto nel secondo dopoguerra soprattutto dalla cultura cinematografica: La terra trema del 1948 liberamente ispirato ai Malavoglia. Studi di Natalino Sapegno e Giuseppe Petronio su Verga sono da leggere.

Negli anni Cinquanta gli studi di Giacomo Devoto e del critico Leo Spitzer pongono l’attenzione sugli aspetti linguistici e formali. Spitzer analizza il discorso libero indiretto di Verga. L’analisi marxista (Romano Luperini) riconosce le fonti sociologiche del materialismo pessimista verghiano e gli aspetti antiretorici fuori dalla tradizione populistica nazionale (Alberto Asor Rosa). Interpretazioni importanti sono quelle di Vitilio Masiello e di Giancarlo Mazzacurati. Dalla metà degli anni Ottanta è stata avviata la fondamentale e corposa impresa dell’Edizione Nazionale delle Opere di Verga.

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About the Author

Sergio Mauri
Blogger, autore. Perito in Sistemi Informativi Aziendali, musicista e compositore, Laurea in Discipline storiche e filosofiche. Premio speciale al Concorso Claudia Ruggeri nel 2007; terzo posto al Premio Igor Slavich nel 2020. Ha pubblicato con Terra d'Ulivi nel 2007 e nel 2011, con Hammerle Editori nel 2013 e 2014, con PGreco nel 2015 con Historica Edizioni e Alcova Letteraria nel 2022 con Silele Edizioni (La Tela Nera) nel 2023 e con Amazon Kdp nel 2024.