1 Naturalismo e Verismo.
1.1 Nascita del Naturalismo.
1857 (Madame Bovary di Flaubert) – anni Ottanta.
Tendenze realiste nell’arte.
Realismo: termine più generico; rappresentare gli avvenimenti naturali e umani in un quadro storicamente determinato. Contro l’invadenza del narratore si impone l’ideale di una narrazione ‘oggettiva’.
Naturalismo: matura nell’ambito delle scienza esatte. Il primo a parlarne è il critico Hippolyte-Adolphe Taine. È influenzato dalle teorie positivistiche. Vi si richiamano i fratelli Goncourt ed Emile Zola (vedi Germinale).
1.2 Il Verismo in Italia.
Luigi Capuana ne è un rappresentante. Il realismo è parte di quel rinnovamento antiromantico. Una tematica realista è presente nella cultura della Scapigliatura. In Italia è legato agli aspetti regionalistici mentre accoglie poco la polemica progressista e di denuncia sociale. L’espressione più consapevole e originale è quella di alcuni scrittori siciliani: Giovanni Verga, Luigi Capuana, Federico De Roberto. Registro impersonale.
2. Contesti e confronti.
2.1 La situazione politica e culturale.
Ridimensionamento della presenza austriaca in Italia. Nascevano il Regno d’Italia e l’Impero tedesco.
La situazione degli intellettuali e degli artisti.
Nascita di stili di vita alternativi (boheme) in contrasto con l’orientamento utilitaristico borghese.
Il nuovo scenario cittadino.
Sviluppo tecnologico-industriale, urbanizzazione. La città e la massa. Si organizzano le grandi Esposizioni universali. Parigi capitale della cultura. Milano in Italia. Pubblico più ampio che porta istanze nuove e nuove richieste. Necessità dell’unificazione linguistica degli italiani.
2.2 La tecnica e i suoi riflessi sulla letteratura.
Il treno e A Satana, di Giosuè Carducci; La bestia umana di Zola.
La fotografia.
Dagherrotipìa (Louis Daguerre). Le foto a colori sono post-1861. Dibattito sul rapporto tra nuove tecnologie e linguaggio artistico. Il fotografo si “impossessa” di alcune prerogative dei pittori. Luigi Capuana si occupò in modo teorico della fotografia sostenendo che l’arte riproduce la realtà come essa è, mentre la fotografia la riporta come essa appare.