Il principio di ragion sufficiente in Leibniz afferma che, per ogni fatto, evento o realtà esistente vi è una ragione o causa causa sufficiente che ne spiega l’esistenza o la verità, cioè nulla accade senza una spiegazione adeguata che giustifichi perché le cose sono così e non altrimenti. Leibniz distingue due tipi di verità: 1) verità di ragione, che sono necessarie, universali e analitiche, come quelle matematiche o logiche, il cui contrario è impossibile. Queste verità si fondano sul principio di non contraddizione e sull’identità e non dipendono dall’esperienza; 2) verità di fatto, che sono contingenti e riguardano la realtà empirica e sono fondate sul principio di ragion sufficiente; richiedono una spiegazione che renda intelligibile perché un fatto è accaduto piuttosto che il suo contrario, anche se tale ragione può non essere sempre conosciuta da noi.
La catena delle cause contingenti non può essere infinita, ma deve trovarsi in una sostanza necessaria, Dio, che ha scelto il migliore dei mondi possibili e tale scelta è la ragione sufficiente ultima che spiega l’esistenza e l’ordine del mondo.
