Il Cinquecento-Francesco Guicciardini-Vita e scritti politici.

Francesco Guicciardini
Francesco Guicciardini

1.La vita.

Nasce a Firenze il 6 marzo 1483. Ebbe come padrino il filosofo Marsilio Ficino. Ebbe una rigida educazione cattolica, spiritualmente vicina al frate domenicano Girolamo Savonarola. Inizia a studiare diritto a Firenze nel 1498. Nel 1501 si sposta a Ferrara per continuare gli studi. Nel 1502 si trasferisce a Padova, sempre per continuare gli studi. Si laurea nel 1505 a Pisa in diritto civile. Grazie al matrimonio sposa la causa politica degli ottimati fiorentini (i cittadini di rango).

Nel 1512 viene nominato ambasciatore della repubblica fiorentina in Spagna. Torna a Firenze nel 1514. Nel 1516 è nominato governatore di Modena da papa Leone X. L’anno successivo il papa lo nomina pure governatore di Reggio Emilia. Nel 1521, in occasione dell’ambasceria di Machiavelli al capitolo dei frati minori di Carpi, i due statisti instaurano un buon rapporto, anche nelle divergenze di opinione. Papa Adriano VI non conferma  gli incarichi a Guicciardini. Con papa Clemente VII gli viene affidata la reggenza di tutta la Romagna. Tra il 1525 e il 1527 diventa influente consigliere del papa. Alla caduta dei Medici a Firenze si ritrova sulla lista dei sospetti e viene allontanato da tutti gli incarichi. Si ritira nella sua villa di Finocchietto, nel Mugello. Col ritorno al governo dei Medici nel 1531 ottiene la fiducia del papa che lo nomina governatore di Bologna. Il nuovo papa Paolo III nel 1534 lo esonera da tutti gli incarichi costringendolo all’inattività politica fino al 1535 quando diventa consigliere di Alessandro de’ Medici. Dopo l’assassinio di Alessandro viene allontanato da Cosimo, che pure aveva sostenuto, da ogni incarico e responsabilità. Si ritira nella sua villa di Santa Margherita a Montici. Nel 1538 Paolo III lo voleva richiamare, ma egli rinunciò. Morì il 22 maggio 1540.

2.Gli scritti politici.

Gli scritti di Guicciardini si possono dividere in: politici, storici, a carattere personale e autobiografico. Nel 1512 compone il Discorso di Logrogno (Discorso sul modo di ordinare il governo di Firenze). Guicciardini è intimamente fautore di un governo aristocratico, ma capisce la necessità di coinvolgere il popolo nel governo. Al 1511-13 risale la Relazione di Spagna, in cui descrive la Spagna del tempo secondo la sua esperienza. Tra il 1515-16 compone due discorsi sulla condizione di Firenze post-medicea: Del governo di Firenze dopo la restaurazione de’ Medici nel 1512; Del modo di assicurare lo Stato alla casa de’ Medici.

Egli non era particolarmente fanatico dei Medici, tuttavia, da una parte era loro parente, dall’altra li considerava un dato di fatto da cui non si poteva prescindere. Tra il 1521 e il 1526 scrive e rielabora il Dialogo del reggimento di Firenze. Interlocutori sono: Piero Guicciardini (moderatore, padre di Francesco); Bernardo del Nero (sostenitore di Francesco); Pier Capponi (sostenitore degli ottimati); Paoloantonio Soderini (sostenitore di Savonarola e dei popolari). L’opera è divisa in due libri: nel primo si discutono i presupposti teorici dell’indagine storica; nel secondo la proposta di un ordinamento repubblicano misto.

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About the Author

Sergio Mauri
Blogger, autore. Perito in Sistemi Informativi Aziendali, musicista e compositore, Laurea in Discipline storiche e filosofiche. Premio speciale al Concorso Claudia Ruggeri nel 2007; terzo posto al Premio Igor Slavich nel 2020. Ha pubblicato con Terra d'Ulivi nel 2007 e nel 2011, con Hammerle Editori nel 2013 e 2014, con PGreco nel 2015 con Historica Edizioni e Alcova Letteraria nel 2022 con Silele Edizioni (La Tela Nera) nel 2023 e con Amazon Kdp nel 2024.