Discussione sulla droga.

Discussione sulla droga
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di Sergio Mauri

La distinzione fra droghe pesanti e leggere è giusta di base, ma le sostanze che rientrano nell’una o nell’altra sono sbagliate… Il criterio di valutazione è profondamente errato. Per esempio è provato che l’alcol (droga leggera legale) è più nocivo della marijuana. Poi, diciamolo chiaramente: esistono una sfilza di droghe classificate da Lewin fra gli psichedelici che sarebbe più facile far rientrare fra le droghe leggere, invece, inspiegabilmente sono fra quelle pesanti. In realtà credo che bisognerebbe, una volta inquadrata una categoria di pensiero di sostanze che alterano quello che è considerato il normale funzionamento della coscienza in stato di veglia, dividere queste sostanze alteranti in droghe o non droghe sulla base di: grado di assuefazione, rischio di dipendenza fisica, danni fisici provati, danni psicologici provati, impatto sociale del singolo consumo, impatto sociale del tossicodipendente di tale sostanza e altri fattori. Escluderei la possibilità di dipendenza psicologica perché questa si può creare con qualunque cosa, fra cui videogiochi, televisione, cioccolata, caffè, sesso, gioco d’azzardo eccetera. Bisognerebbe dunque informare chiaramente le persone sugli studi scientifici relativi alle sostanze e sui reali fattori di rischio.

Qui posso dire che: marijuana e derivati non provocano alcun tipo di danno, non danno assuefazione, non danno dipendenza fisica, non hanno un effettivo impatto sociale nel consumo a breve ed a lungo termine.
L’alcol provoca danni, a differenza della marijuana ha una soglia di overdose, provoca a lungo termine una devastante dipendenza fisica ed il suo consumo ha sempre un impatto sociale prolungato mentre in alcuni casi ha un impatto anche con uso occasionale.
I funghi allucinogeni a base di Psilocybe non producono danni fisici né psicologici, non hanno soglia di overdose, non hanno un particolare impatto sociale in nessuna forma d’uso, non danno dipendenza, presentano una forma di assuefazione contraria che azzera gli effetti di fronte ad un uso prolungato e costante.
La cocaina ha una soglia di overdose relativamente bassa, possibilità di shock allergico, alto rischio di dipendenza, impatto sociale forte. L’ecstasy che, bisogna chiarirlo, nasce come  etilDiossiMetaAnfetamina (MDMA), ma contiene varie altre metanfetamine, e stimolanti, NON HA UNA SOGLIA DI OVERDOSE PROVATA, NON È PROVATA UNA DIPENDENZA FISICA, NON SONO PROVATI DANNI FISICI PERMANENTI, ha però un certo impatto sociale, sono frequenti forme di consumo irresponsabile che portano alla dipendenza psicologica ed esistono danni consistenti A BREVE DURATA, TUTTI DOVUTI ALLA PRESENZA DI METANFETAMINE. L’MDMA puro, al contrario, non ha soglia di overdose, non da dipendenza fisica, non sono accertati danni permanenti ed il suo consumo è marginale. I CASI DI COSIDDETTA OVERDOSE DA PASTIGLIE SONO DOVUTI AD UN CONSUMO ERRATO DELLA SOSTANZA. Se infatti non c’è idratazione costante e respiro di aria fresca il corpo assume rapidamente temperature superiori ai 42 gradi e la morte sopraggiunge per colpo di calore e conseguente collasso.
L’eroina e gli oppiacei hanno una bassa soglia di overdose, altissima possibilità di dipendenza fisica sin dai primi usi, a tutt’oggi non se ne conosce un vero consumo responsabile.
Altre droghe il cui consumo è marginale: LSD: danni a lungo termine non provati, assuefazione contraria come nel caso della psilocibina, livello di tossicità estremamente basso (la sostanza sparisce dal corpo prima che i suoi effetti siano terminati), impatto sociale relativo, livello di dipendenza inesistente.
Salvia divinorum: nessun danno fisico, nessuna dipendenza, impatto sociale inesistente.
Mescalina: sarebbe stupido consumare il principio attivo del peyote senza una guida spirituale come un Güychole messicano.
Si potrebbe continuare per ore, scusate ma volevo fare il punto. Non esistono droghe buone, ma rarissime sono le sostanze cattive. L’unica cosa che è giusta o sbagliata è il consumo. 

 

Sergio Mauri
Autore Sergio Mauri Blogger e ideatore e-learning. Premio speciale al Concorso Claudia Ruggeri nel 2007; terzo posto al Premio Igor Slavich nel 2020. Ha pubblicato con Terra d’Ulivi nel 2007 e nel 2011, con Hammerle Editori nel 2013 e 2014 e con Historica Edizioni e Alcova Letteraria nel 2022.
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