Lo gnomone è un termine che ha due significati principali, uno in ambito geometrico e l’altro in contesto astronomico.
Significato Geometrico.
In geometria, lo gnomone è una figura piana ottenuta sottraendo un quadrato da un altro quadrato più grande. Più precisamente, se si considera un quadrato di lato AB e si toglie da esso un quadrato di lato AC (dove C è un punto su AB), ciò che rimane è definito gnomone. Questo concetto ha radici nella scuola pitagorica e viene utilizzato nello studio dei numeri figurati.
Significato Astronomico.
In astronomia, lo gnomone si riferisce a un’asta verticale, o stilo, utilizzata negli orologi solari e nelle meridiane. L’ombra proiettata dall’asta su un piano orizzontale o verticale indica le ore. Questo strumento è stato impiegato fin dall’antichità per misurare il tempo e determinare la posizione del Sole nel cielo. La sua inclinazione è spesso regolata per allinearsi con l’asse di rotazione terrestre, facilitando così la lettura dell’ora.
Storia.
L’uso dello gnomone risale a epoche antiche, con evidenze che suggeriscono che i Greci abbiano appreso questa tecnica dai Babilonesi. Anassimandro di Mileto è accreditato per aver introdotto una meridiana con gnomone nell’agorà di Sparta, utilizzandola per osservare fenomeni astronomici come gli equinozi e i solstizi. In sintesi, lo gnomone rappresenta sia una figura geometrica fondamentale nella matematica che uno strumento pratico per la misurazione del tempo in astronomia.