Trame complottistiche al tempo del #coronavirus.

Complotti
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Abbondano le trame complottistiche, sia su Internet che fuori. Sappiamo che l’abbondanza di spiegazioni “alternative” a quelle dominanti, è dovuta al fallimento dell’informazione mainstream, quando non alla totale presa in carico, da parte del sistema dei media, delle esigenze di manipolazione sociale tanto care alle classi dirigenti. Le fake-news come creazioni care ai governi di tutto il mondo.

Ma ciò non basta a spiegare quel fallimento, perché presupporrebbe l’esistenza di una spectre globale, composta da gente molto capace che si prende gioco di tutti, facendone i propri burattini. Questo tipo di quadretto, dal mio punto di vista, non è verosimile. Proprio perché le classi dominanti/dirigenti scontano limitatezze e problemi di non poco conto in un mondo mai complesso come ora. Un mondo, quello attuale, inedito per quantità di popolazione in vita, quantità e qualità di mezzi di produzione che, mai come ora, cozzano con i rapporti di produzione stessi. C’è, piuttosto, la richiesta di soddisfare bisogni nuovi, inediti.

Ciò che credo è che sia più verosimile una situazione nella quale da cosa nasce cosa e coloro che hanno la forza di gestire in qualche modo la situazione (governi e multinazionali, spesso l’uno l’altra faccia dell’altro) si diano da fare per gestirla. Vedremo con quali risultati. Ciò che è certo a tutti è che il sistema non era riuscito a riprendersi dalla grande crisi finanziaria del 2008-2009. Quindi, dopo questa pandemia, di sicuro non saremo più in grado di fare la vita di prima, con quel livello di consumi, di contatti umani e di produzione che ci hanno portati dove ci troviamo ora.

Tuttavia, dobbiamo aggiungere, alle constatazioni precedenti e “al cosa nasce cosa”, che dovremmo indagare seriamente anche sul perché le persone scelgono di credere in certe cose piuttosto che in altre, magari impegnandosi a cercare un po’ più a fondo non dico studiando, ma almeno scandagliando il Web. Cioè senza capire meglio (non perfettamente perché è impossibile) quali sono le ragioni profonde per cui le persone si rifugiano nel complottismo, non andiamo da nessuna parte. Alcuni motivi potrebbero essere: istinto di conservazione ponendo fuori di sé qualsiasi responsabilità sul presente? Rimozione dei propri desideri? In parte anche.

Ma vediamo brevemente qualcuno di questi complotti.

Il #coronavirus sarebbe stato fatto esplodere per raggiungere l’obiettivo di renderci tutti schiavi. Una sorta di complotto globale e globalista, finalizzato a ridurre la componente lavorativa delle nostre vite, a relegarci tra le mura domestiche con redditi di sussistenza di cui accontentarci. Ecco il nodo centrale del complottismo attuale, di questa narrazione centrale esistono tutta una serie di versioni, più o meno terrificanti.

Un altro complotto è quello del #coronavirus come copertura per altri sbarchi. Qui, a mio avviso, siamo oltre la follia. Gli sbarchi si sono semplicemente ridotti e le eventuali imbarcazioni rimangono in mare in quarantena.

La prima cosa che mi viene da pensare, è che coloro che ci credono (a dire il vero queste teorie nascono spontaneamente nelle teste delle persone) forse finora sono stati abituati troppo bene, a fare quel cavolo che volevano senza dar conto a nessuno. Ma la vita non funziona così e la natura ce lo sta ricordando.

Un altro complotto ancora ha almeno un paio di versioni: sono stati i cinesi, sono stati gli americani. Gli europei non contano un cacchio, infatti. Sono stati quei due soggetti di cui sopra perché interessati all’egemonia sul mondo. Devo dire che se il primo complotto ha il sapore della distopia (ma serviva una distopia per capire che viviamo in un mondo “bruttino”?), il secondo è una cagata pazzesca, il terzo è abbastanza assurdo, perché i cinesi sarebbero arrivati all’egemonia anche senza il #coronavirus e forse, tra i due soggetti, l’epidemia sarebbe ipoteticamente convenuta di più agli americani, al fine di mantenere un’egemonia che sta loro sfuggendo di mano. Ma questo solamente pour parler.

Io, invece, ho elaborato un mio complotto-non complotto, assieme al mio amico Albert: io credo che il capitalismo, dovendo uscire dalla situazione di stallo in cui versa da troppi anni ormai, lo può fare alla solita sua maniera, cioè distruggendo uomini e mezzi produttivi, capitale finanziario, capitali fissi, eccetera. Prima, per fare questo, c’erano le guerre, oggi ci sono le crisi economiche abilmente manovrate da coloro che ne hanno la forza. Premettendo sempre che si tratta di un teorema subordinato al “da cosa nasce cosa”.

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