L’illusione socialdemocratica.

Socialdemocrazia
Socialdemocrazia

Non ho scelto a caso il video di Claudio Lolli sulla socialdemocrazia (vedi sotto), poiché credo che colga molto di ciò che essa è stata capace di essere e continua ad essere. Quando ce n’è bisogno.

A coloro che credono ancora in una politica socialdemocratica, quella della “sinistra responsabile”, voglio dire che essa è finita, tramontata definitivamente. Il PD non è comunque parte della socialdemocrazia, ma prodotto della sua sconfitta. Il PD è un partito di destra, anzi il campione delle destra economica. La socialdemocrazia ha avuto in passato, in Occidente, un periodo di eccezionale successo e fiducia in sé stessa: quello della ricostruzione e di alcuni decenni di crescita stabile e alta, pieno impiego e forza lavoro ben organizzata e militante, con una classe imprenditoriale disposta alla tolleranza ed al compromesso. Questo periodo, questa Belle Époque non tornerà ed è inutile tentare di organizzare una strategia campata su questo.

In compenso la socialdemocrazia ha virato sempre più a destra incontrando il consenso neoliberista, partecipando alla emarginazione e distruzione del movimento dei lavoratori, sia con la forza bruta dell’ordine pubblico che con le politiche che riscrivevano la vita quotidiana delle persone trasformandole in docili consumatori. E allora forme nuove di politica sono a venire ed il 5 Stelle o il 4° Polo nella Napoli di De Magistris, sono solo una breve tappa – peraltro mooolto contradditoria – lungo il cammino.

Oggi non c’è più nessuna ricchezza da ripartire, ma c’è da organizzare una risposta capace di futuro in un continente in cui la ricchezza si restringe di giorno in giorno. Bisogna chiedere un cambio di sistema, del modo di produrre e fruire ciò che viene prodotto che dovrà necessariamente essere prodotto per i bisogni umani e non per il profitto, dove le persone, soprattutto quelle nella parte bassa della scala sociale, deprivata anche delle più elementari opportunità di comprensione e di una cultura che non sia quella del neoliberismo stesso, vengano prima delle compatibilità del sistema, del pareggio di bilancio e così via.

È inutile organizzare una impossibile risposta socialdemocratica, si deve invece organizzare il conflitto, che inveitabilmente ci sarà e non per volontà dei subalterni. Buona visione del video di Claudio Lolli.

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