Dante. Inferno, Canto V°, Francesca da Rimini.

Dante. Inferno, Canto V°, Francesca da Rimini
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di Sergio Mauri

La notte dell’8 aprile 1300, Venerdì santo, nel II° cerchio dell’Inferno Dante, insieme a Virgilio, incontra tra i lussuriosi: Semiramide, Didone, Cleopatra, Elena e Paride, Achille, Tristano, il più famoso dei cavalieri della Tavola Rotonda: si innamorò di Isotta, moglie di suo zio Marco, re di Cornovaglia, che lo uccise. Incontra anche Francesca da Rimini e Paolo Malatesta. Francesca, figlia del signore di Ravenna, fu indotta a sposare Gianciotto Malatesta, signore di Rimini. Francesca però si innamorò, ricambiata, di Paolo, fratello di Gianciotto. Questi li sorprese e li uccise a tradimento. Il fatto avvenne tra il 1283 e il 1285 a Firenze.

Dante e Virgilio sono arrivati al II° cerchio dell’Inferno, dove una terribile bufera trascina e tormenta le anime dei lussuriosi. Fra esse Dante scorge gli spiriti di un uomo e di una donna ancora uniti: impietosito li interroga sulla loro sorte. A parlargli è Francesca da Rimini, uccisa dal marito della relazione con il cognato Paolo. Di fronte alla sofferenza e alla nobiltà di Francesca, Dante è preso da un profondo dolore e le chiede come si sia resa conto di amare Paolo. Ciò è successo leggendo il romanzo di Lancillotto e Ginevra. Erano soli e la storia di quell’amore proibito (Ginevra era la sposa di Artù, signore di Lancillotto) li turbava. Quando lessero del bacio che i due amanti si erano scambiati, cedettero. Dante partecipa così fortemente alla storia di queste due anime condotte alla morte e dannate per amore, che sviene.

I primi 28 versi di “Francesca da Rimini” mancano e si riferiscono a Minosse, il diavolo giudice alle porte dell’Inferno, il quale con la sua immonda coda prende e getta l’anima peccatrice giù per i gironi dell’Inferno. La sua coda gira attorno al peccatore tante volte quanto è il numero del cerchio a cui essa è destinata in base al peccato commesso; peccato che Minosse (leggendario re di Creta) già conosce.

Verso 28_______ luce muta –> sinestesia, accostamento di due percezioni differenti.

Verso 42_______di qua, di là, di giù, di sù li mena –> anacoluto.

Verso 46_______lai (lamenti).

Verso 51_______l’aura nera –> sinestesia.

Verso 53_______allotta (allora).

Verso 60_______corregge (governa).

Verso 82_______dal disio (dal desiderio).

Verso 88_______o animal (essere vivente).

Verso 99_______seguaci suoi (l’Adda e gli altri affluenti).

Verso 100______Amor, ch’al cor gentil rotto s’apprende –> preso da Guinizzelli.

Verso 103____Amor, ch’a nullo amato amor perdona –>l’amore non corrisposto non perdona.

Verso 120______disiri (desideri).

Verso 137______Galeotto (inteso sia come ingannevole che come Galeant).

Sergio Mauri
Autore Sergio Mauri Blogger e studioso di storia, filosofia e argomenti correlati. Premio speciale al Concorso Claudia Ruggeri nel 2007; terzo posto al Premio Igor Slavich nel 2020. Ha pubblicato con Hammerle Editori nel 2014.
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