I paradigmi dell’arte.

Josh_McConnell
Josh_McConnell

Giudizio di gusto; sentimento di piacere; conoscenza estetica come contemplazione disinteressata, particolare ed individuale. Il giudizio estetico va oltre il limite estremo della conoscenza concettuale.

Secondo Kant l’idea estetica è una rappresentazione dell’immaginazione associata ad un concetto dato. L’idea estetica, nel libero uso dell’immaginazione, è legata con tale quantità di rappresentazioni parziali che non si trova per essa nessuna espressione che designi un concetto determinato. Il genio è costituito da immaginazione e intelletto.

Il metodo analitico non esaurisce le spiegazioni sulla creazione artistica, ne da soltanto una inquadratura per la comprensione; ne fornisce gli elementi strutturali atti alla conoscenza. La creazione – seppure con le fondamenta del conosciuto – è qualcosa che va ben al di là: verso l’inconoscibile dandogli una forma plausibile.

In Schopenhauer l’arte è liberazione dalla volontà di vivere vista come schiavitù. Nella contemplazione estetica l’uomo si libera dall’urgenza dei desideri e dalla catena dei bisogni: in questa liberazione si appaga, elevandosi al di sopra della propria individualità. Per Schopenhauer l’arte è un modo di conoscenza, la cosa essenziale del mondo, la sostanza dei suoi fenomeni. La fantasia è parte essenziale della genialità.

Secondo Humboldt l’arte vuol trasformare in immagine ciò che è reale nella natura. L’arte quindi è un certo modo di usare l’immaginazione. Con l’arte avviene una trasfigurazione; essa riesce ad evocare una dimensione altra che sfugge all’usuale modo di vedere le cose. Il talento dell’artista consiste nel produrre illusioni che sono più durevoli e profonde della verità stessa.

Nell’opera d’arte vi è un carattere poetico: esso è rappresentato dall’unione del pienamente individuale col perfettamente ideale. La realtà parla alla sensibilità; l’arte parla all’immaginazione. L’arte è la rappresentazione della natura per mezzo dell’immaginazione. Per Humboldt l’artista è poeta; il suo rapporto con l’ideale artistico gli schiude il mondo, cioè la totalità. Quindi le opposte categorie filosofiche dell’arte – declinate da Humboldt in opposti poli dialettici – sono: il reale e l’ideale. La forma estetica è il modo della trasfigurazione dell’oggetto: per Humboldt la forma è l’elemento essenziale dell’arte.

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